Agricoltura
e allevamento |
PARCO REGIONALE
MONTEMARCELLO-MAGRA |
Regione: Liguria |
Estensione: 2.726
ettari |
Anno di istituzione: 1995 |
Sede: via
Paci 2
19038 Sarzana (SP) |
Telefono: 0187 691071 |
Fax: 0187
606738 |
www.parks.it/parco.adamello
www.parcomagra.it |
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Dall'allevamento alla commercializzazione, per
realizzare una filiera produttiva più in linea con gli obiettivi
di un'area protetta. Questo l'impegno che un parco ligure,
quello del Montemarcello-Magra, si è preso prima predisponendo
e poi realizzando un progetto capace di incidere su un'attività economica
assai diffusa in molti parchi italiani che comprendono aree agricole:
l'allevamento di polli.
Il progetto parte dal presupposto che la reintroduzione di
animali "di
bassa corte" nell'ambiente rurale, oltre che ad integrare il reddito
aziendale, possa servire a restituire le caratteristiche tipiche della civiltà contadina
all'azienda agricola o agrituristica, così agevolando l'interesse
alla fruizione del territorio agricolo da parte dei turisti. La fruizione diretta
dell'azienda e dei suoi prodotti, oltre ad innescare meccanismi ulteriori
di integrazione al reddito (spesa direttamente in azienda, attività culturali
ricreative legate al mondo agreste e alla cucina tipica ecc.) favorisce inoltre
l'uscita dall'isolamento dell'agricoltore, contribuendo alla
permanenza o addirittura all'insediamento di giovani in agricoltura. È evidente
che un territorio protetto quale quello interessato dal parco Montemarcello
Magra si presta particolarmente ad una attività dimostrativa con queste
finalità.
L'area protetta, una delle più singolari della Liguria, comprende
il tratto di fiume Magra che scorre in territorio ligure (il tratto a monte è in
Toscana) e risale lungo il fiume Vara, suo principale affluente, fino all'altezza
di Ponte Santa Margherita. Quindi, seguendo i due fiumi, forma una fascia che
pur raggiungendo in alcuni punti il chilometro di larghezza si presenta generalmente
piuttosto stretta. L'area collinare è rappresentata dalla porzione
di parco relativa al promontorio del Caprione, che da Arcola si spinge verso
il mare fino a Punta Bianca con forme aspre e rocciose: da un lato il golfo
di La Spezia ed il mare aperto, dall'altro la foce della Magra, la piana
di Luni e le Alpi Apuane comprese entro i confini dell'omonimo parco
regionale toscano. Fanno parte del territorio del parco 16 Comuni e le attività di
coltura dei campi e di allevamento sono diffuse.
1° fase
Progettazione costruzione e allestimento ricoveri (pollai ed
arche tipo Magra)
2° fase
Allevamento vero e proprio in tutti i suoi aspetti
- svezzamento e primo avviamento
- ingrasso
- allevamento in purezza
- selezione per la riproduzione.
Durante la prima fase dell'attività si progettano e realizzano
dei prototipi di ricovero che vengono poi allestiti durante le giornate dimostrative
presso le aziende pilota. Tre elementi guidano la progettazione: il rispetto
del benessere animale e misure dettate dal regolamento dell'allevamento
biologico; l'inserimento ambientale con particolare riferimento alle
aree protette; la facile pulizia e controllo igienico sanitario, nonché la
facilità di costruzione e riproduzione.
Realizzati in legno, i prototipi sono facilmente riproducibili dalle aziende
e facilmente trasportabili per l'allevamento itinerante. Durante la seconda
fase, alle aziende pilota e alle aziende collegate che si sono aggiunte in itinere
vengono forniti gli animali vivi per l'allevamento vero e proprio,le miscele
da agricoltura biologica per l'alimentazione, i pulcini in purezza per
gli incroci e la selezione. Nelle aziende che si occupano di svezzamento e primo
avviamento vengono allestite le pulcinaie: saranno infatti tali aziende
a fornire i pulcinotti di 40 giorni alle altre aziende che si limitano all'ingrasso.
In entrambe le fasi le attività dimostrative in campo sono state accompagnate
da lezioni in aula con supporti audiovisivi e cartacei esaustive di tutte le
tematiche inerenti l'allevamento.
Tra le attività dimostrative e formative realizzate vi sono un seminario
introduttivo e un seminario finale, entrambi svolti nella sede del parco. Hanno
avuto caratteristica di incontri esplicativi sulle modalità e finalità della
seconda annualità del progetto nonché sui disciplinari dedicati,
sull'eventuale registro anagrafico, sulla commercializzazione del prodotto
nelle diverse fasi di allevamento. Gli interventi sono stati supportati da strumenti
audiovisivi e altro materiale divulgativo.
Le giornate dimostrative si sono svolte presso le aziende coinvolte nel progetto.
In ogni azienda è stata svolta un'attività specifica e la
realizzazione dimostrativa della fase di allevamento.
Seminario
- Introduzione al progetto
- Disciplinare dedicato allevamento - razza del Parco
- Finalità progetto
Giornata dimostrativa
- Allevatori custodi - Incubatori
- Realizzazione selezione - avviamento
Giornata dimostrativa
- Svezzatore
- Realizzazione primo avviamento
- Realizzazione primo prodotto commerciabile
Giornata dimostrativa
- Fase dell'ingrasso
- Allevamento polli o tacchini
- Coltivazioni per l'alimentazione animale
- Profilassi
- Realizzazione 2° prodotto commerciale
Giornata dimostrativa
- Allevamento galline
- Profilassi
- Realizzazione 3°/4° prodotto commerciale
Seminario finale
- Commercializzazione dei prodotti delle varie fasi dell'allevamento
- Marchio del Parco - Rapporto con realtà nazionali
di commercializzazione carni biologiche.
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