Il Progetto Ecopioppo |
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Certificare un'attività diffusa in diversi
parchi italiani e ad impatto ambientale come la pioppicoltura. Questa
la finalità ultima del progetto Ecopioppo, cui il parco del Po
(tratto vercellese/alessandrino) ha partecipato assieme ad un nutrito
gruppo di associazioni, enti, università. Ma l'area protetta
piemontese non si è fermata qui, proseguendo lungo lo stesso percorso
di perseguimento della qualità ambientale in ambito agricolo con
ulteriori iniziative. Il progetto Ecopioppo, intanto, è nato nel 2000 dalle esigenze di compatibilità e sostenibilità ambientale nel settore forestale e pioppicolo. Esigenze avvertite tanto dai produttori di legno, per valorizzare e qualificare il prodotto, che dalle amministrazioni pubbliche interessate a indirizzare l'attività agricola verso traguardi di maggiore sostenibilità ambientale. La regia complessiva del progetto, che vedeva coinvolti diversi attori, è stata curata da un gruppo di lavoro costituito informalmente dal settore Politiche Forestali della Regione Piemonte. E a prendervi parte sono stati chiamati l'Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura di Casale Monferrato, l'Associazione Pro.Piop. Piemonte, l'Unione Provinciale Agricoltori di Alessandria, l'Associazione Pioppicoltori Italiani di Pavia, l'Università di Torino (Dip. AgroSelviTer e DEIAFA) e di Padova (Dip. TESAF), nonché esperti di certificazione nel settore legno (ICILA), di organizzazione aziendale (Gruppo Modulo Uno), consulenti aziendali e, naturalmente, l'ente parco fluviale del Po e dell'Orba. Cosa ha prodotto il progetto? Due sono i punti di rilievo: 1) ha portato persone appartenenti a realtà spesso contrapposte a collaborare tra loro consentendo di trovare, con il supporto di una conoscenza tecnica e scientifica di alta qualità e non senza difficoltà, un compromesso tra le esigenze di ciascuno; 2) ha prodotto un documento prezioso per i suoi contenuti tecnici e unico nel panorama italiano e internazionale, utilizzabile direttamente o come base tecnica nei processi di ecocertificazione. Si tratta di un vero e proprio Disciplinare di produzione, che descrive un modello colturale per aree tipicamente agrarie finalizzato all'ottenimento di un prodotto di elevata qualità destinato all'industria del compensato. Il modello proposto è il risultato dell'analisi degli impatti ambientali diretti più significativi della coltivazione del pioppo ed è integrato con norme specifiche finalizzate ad una gestione ecologicamente disciplinata della pioppicoltura in aree sensibili. Nel disciplinare sono contenute norme e indicazioni complete per una attività produttiva sostenibile. I punti toccati vanno dalla vocazionalità del terreno al clima, dai criteri di scelta dei cloni ai requisiti qualitativi del materiale vivaistico, dalle spaziature consigliate alle epoche e modalità d'impianto, dalla concimazione alla potatura, alle lavorazioni del terreno, al controllo degli infestanti, ai fabbisogni idrici, all'impiego e scelta dei prodotti fitosanitari e via elencando. Nonostante il lavoro svolto, non risulta però (almeno all'ente parco) che il disciplinare sia stato fino ad oggi adottato da qualche azienda. La bontà del metodo utilizzato e la concertazione del lavoro svolto hanno ad ogni modo convinto l'ente a proseguire su quella strada, in un certo senso anche superando i confini del progetto. Così, nell'ambito dei programmi di attivazione e attuazione di Agenda 21 Locale cofinanziati dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio è stato attivato lo sportello INFOFIUME, legato al progetto Promozione della gestione sostenibile multifunzionale delle fasce fluviali. Attivo dal novembre 2002 presso la sede del parco di Casale Monferrato (situata in viale Lungo Po Gramsci 8, numero verde 800 269052 Fax 0142 448196, E-mail sportello@parcodelpo-vcal.it). Lo sportello, aperto al pubblico il martedì e il venerdì dalle 9 alle 12.30, fornisce gratuitamente servizi relativi a:
L'esperienza positiva dello sportello è stata ripresa, fra l'altro,
da un progetto Life recentemente presentato dalla Regione Piemonte sull'apertura
di altri ecosportelli e proposto all'Unione europea per il cofinanziamento. |