|
Il Progetto "Aree Protette: Adattamento professionale
degli occupati nel comparto agricolo" vede la Federazione capofila
di un importante partenariato costituito da enti gestori di
aree protette, agenzie di sviluppo, associazioni di categoria e istituti
di formazione. Tra le numerose e innovative azioni previste,
la più qualificante è sicuramente
la ricerca sulle attività agricole nelle aree protette, realizzata
con indagini sul campo, studi documentali e interviste a testimoni.
Le informazioni, analizzate in modo sistematico, sono state
raccolte in una pubblicazione cartacea e in un cd-rom. Il lavoro
fotografa
la situazione nelle aree naturali protette, evidenzia i fabbisogni
formativi degli addetti, definisce le nuove competenze professionali
e le professionalità necessarie ai nuovi contesti lavorativi.
Un risultato interessante concerne l'individuazione di una
specifica metodologia formativa che, partendo da una analisi dei
fabbisogni
del settore agricolo, ha individuato le competenze e le conoscenze
utili ai lavoratori attivi del comparto per rafforzare le professionalità e
accrescere le prospettive occupazionali. La metodologia è stata
validata e sperimentata attraverso laboratori realizzati dai
partner secondo le rispettive competenze. Questo processo ha portato
alla
elaborazione di una serie di azioni integrate che prevedono
la formazione individuale e collettiva, associata a interventi in
grado di rispondere
alle necessità di trasformazione delle imprese agricole nelle
aree protette coinvolte: Parco Regionale Alto Appennino Modenese,
Parco Nazionale del Gargano, Parco Nazionale delle Foreste
Casentinesi MFC. Buona parte delle risorse disponibili sono state
destinate alla
diffusione e condivisione dei risultati raggiunti, non soltanto
con le consuete attività di disseminazione quali convegni,
seminari, newsletter, ma anche con il coinvolgimento attivo delle
organizzazioni
agricole presenti nei parchi, alle quali sono state trasferite
le "buone
prassi" relative ai modelli formativi e alle azioni sperimentate.
Di particolare rilievo e successo, è risultata l'attività transnazionale,
che ha visto partecipi l'Associazione di rappresentanza delle
cooperative agricole e la Federazione dei parchi regionali francesi.
Questa attività si è sviluppata
con un intenso e approfondito processo di scambio di informazioni
sui contesti nazionali, sulle normative in vigore e sugli elementi
caratteristici delle singole realtà territoriali. Sono state
oggetto di interesse e di scambio speciali le informazioni
riguardanti le caratteristiche delle diverse culture produttive e
le loro relazioni
con le aree protette di riferimento. Grazie alla collaborazione
transnazionale è stato
possibile il confronto con le esperienze francesi nel corso
di uno stage a favore degli agricoltori dei parchi italiani coinvolti.
In conclusione, si ritiene che il risultato finale possa essere considerato pienamente
soddisfacente avendo centrato i principali obiettivi del progetto, consistenti
nella individuazione e nella formazione di nuove figure professionali specializzate
nello sviluppo del territorio e nel sostegno alle piccole e medie imprese agricole
nei parchi e nella sperimentazione di strategie di cooperazione tra aziende,
parti sociali, attori dello sviluppo locale e lavoratori finalizzate al sostegno
delle vocazioni territoriali. La pubblicazione sulle buone pratiche dei parchi
rientra pienamente nell'azione di divulgazione delle conoscenze pevista dal Progetto
Azione 2 e permette di presentare, con "Idee e progetti per l'Italia" il
lavoro al pubblico e a tutti coloro che operano per la conservazione della Natura
e per lo sviluppo "a misura d'uomo".
Giuseppe Rossi
Direttore Federazione Italiana dei Parchi e Riserve Naturali
Direttore del Progetto |