PARCO NATURALE
ADAMELLO-BRENTA |
Regione: Trentino Alto Adige |
Estensione: 61.864
ettari |
Anno di istituzione: 1967 |
Sede: via Nazionale
24
38080 Strembo (TN) |
Telefono: 0465 806666 |
Fax: 0465 806699 |
www.parks.it
www.parcoadamellobrenta.it |
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Il parco naturale Adamello Brenta - il primo in Europa
con la certificazione ambientale ISO 14001 - e la sua area attigua sono
frequentati ogni anno da circa cinque milioni di presenze turistiche.
La Val Genova è uno dei simboli del parco ed è tra gli
ambienti naturali sottoposti a maggiore pressione. A partire dall'estate
2003, grazie al raggiungimento di precisi accordi con i Comuni proprietari,
il parco ha gestito attivamente con un progetto innovativo la mobilità della
valle, studiato in maniera da invertire la tendenza turistica e farla
evolvere dalla filosofia del "mordi e fuggi" - con migliaia
di automobilisti che ogni giorno assediavano la valle, magari solo per
un fugace sguardo alle famose cascate di Nardis - ad un approccio più rispettoso
della natura e maggiormente in linea con una vacanza "da parco".
La parte superiore della valle (otto chilometri) è stata interdetta
al traffico automobilistico privato dal 28 giugno al 7 settembre, dalle
9,45 alle 18,00. Previste alcune eccezioni: i residenti locali e un
numero contingentato di clienti dei ristoranti. I parcheggi esistenti
sono stati regolamentati da tariffe differenziate per moto, auto, camper
e pulmini, con costi tra i due e i dieci euro al giorno. Contemporaneamente,
il parco ha attivato un servizio di bus navetta con una flotta di sei
autobus da trenta posti, di cui due personalizzati da serigrafie appositamente
realizzate, con partenza da Strembo (il Comune della val Rendena dov'è la
sede del parco) e fermate a Pinzolo, Carisole e presso i parcheggi della
val Genova. Allestiti anche due punti-noleggio di mountain bike, per
chi volesse percorrere parte della vallata in bicicletta. Escursioni
tematiche e attività all'aria aperta hanno corredato opportunamente
la nuova politica di fruizione della valle. Ghiacciai e rarità botaniche
ma anche chiesette medievali e un'antica vetreria sono stati al centro
di iniziative assai gradite dai turisti, che le hanno scelte durante
i mesi estivi. Un percorso attrezzato, con corde e ponte tibetano, ha
fatto del Parco Avventura (allestito con l'aiuto delle guide alpine)
all'interno della valle un luogo di gran richiamo per tutti i bambini.
Sempre a loro è rivolta una passeggiata alla ricerca dei miti
e le leggende che popolano la valle. L'iniziativa, un esperimento coraggioso
premiato anche da Legambiente, è stata insomma un successo. I
turisti e i residenti hanno mostrato di capire le motivazioni dell'iniziativa
e si sono adattati alle necessarie limitazioni. Già durante la
prima estate di applicazione del provvedimento sono stati contati oltre
quarantamila passeggeri trasportati dalle navette, che hanno apprezzato
la possibilità di vivere la Val Genova diversamente, come è stato
confermato anche da una specifica indagine elaborata dalla Doxa. E seimila
sono stati i turisti attratti dallo splendido ambiente del nuovo Sentiero
delle cascate, un percorso pedonale lungo 15 km del tutto alternativo
alla strada, che tocca gli scenari paesaggistici più straordinari
della valle. Grande lo sforzo di comunicazione. È stata predisposta
una nuova segnaletica di tipo escursionistico, per facilitare la percorrenza
a piedi dei vari sentieri, ed anche una nuova segnaletica di tipo stradale
con l'indicazione di parcheggi, tariffe, etc. Frequenti contatti sono
stati tenuti con la stampa, sia a livello personale che con l'invio
di comunicati stampa. Le nuove regole di accesso in valle sono state
inoltre comunicate ai residenti anche tramite i notiziari comunali.
Cinquantamila tra depliant e locandine sono stati stampati e distribuiti
nei vari punti informazione, nelle Apt e a tutte le auto in ingresso
in valle. Immediato e diretto, il testo di uno dei pieghevoli così invita
il visitatore: "In automobile? In colonna, per guardare dal finestrino
le cascate; in auto per percorrere 17 chilometri, come su una qualsiasi
tangenziale? Non è contraddittorio? Sei o non sei in vacanza?
Siamo o non siamo nel Parco?". Il progetto ha permesso alla Val
Genova di ricominciare "a respirare", mentre turisti e residenti
hanno avuto la possibilità di tornare a godere di una natura
straordinaria, da apprezzare finalmente in silenzio. In questo senso,
il parco dispone di dati inconfutabili emersi dal bilancio ambientale
eseguito al termine della sperimentazione, che hanno messo in evidenza
notevoli miglioramenti a livello di emissioni sonore ed atmosferiche.
Questi risultati hanno fatto superare lo scetticismo di alcune amministrazioni
comunali e danno al parco la forza e l'autorità per proporre
questo modello in altre valli. Per l'estate 2004, infatti, un progetto
analogo è stato avviato in Val di Tovel dove il parco ha anche
aperto un nuovo centro visite. E in un'ottica ancora più ambiziosa,
per il 2005 il parco sta cominciando a progettare un sistema integrato
di trasporto pubblico per l'intero territorio protetto. Insomma, come
si dice, questo è solo l'inizio.
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