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PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA
Regione: Emilia-Romagna, Toscana
Estensione: 36.400 ettari
Anno di istituzione: 1993
Sede: via G.Brocchi 7
52015 Pratovecchio (AR)
Telefono: 0575 50301
Fax: 0575 504497
www.parks.it
www.parcoforestecasentinesi.it

Venti chilometri di crinale completamente ammantati di fronde, tronchi, rami che abbracciano il cuore del parco nazionale più boscato d'Italia. E sotto la volta verde sorprese d'acqua come la cascata dell'Acquacheta, gli Scalandrini, il lago di Ridracoli. E poi il monastero e l'eremo di Camaldoli, la foresta della Lama oppure la prima riserva integrale d'Italia - quella di Sasso Fratino. Le bellezze del parco nazionale delle Foreste casentinesi, Falterona e Campigna, grazie anche ad una rete di strutture per la fruizione turistica e l'ospitalità con pochi confronti tra i parchi italiani - a partire dagli 11 centri visita (la cui gestione è appaltata a due cooperative, una per il versante romagnolo e una per il versante toscano) e dai quasi seicento chilometri di sentieri - attirano un numero di visitatori sempre crescente. Nel solco di tale tradizionale attenzione agli aspetti della fruizione, inaugurata dal parco regionale e dalle riserve statali preesistenti, a partire dal 2001 il parco si è fatto promotore di un marchio di qualità da assegnare alle strutture ricettive presenti all'interno dell'area protetta e rispettose di determinati requisiti una interessante iniziativa. Ed ha approvato un Disciplinare riguardante l'Esercizio consigliato dal parco. Col preciso fine di spronare le aziende ricettive a qualificare ulteriormente le loro strutture, garantendo standard di servizio sempre appropriati al consumatore, l'iniziativa è stata un successo visto il numero di adesioni (che sono volontarie). Oggi sono 23 le strutture interessate, tra cui 9 alberghi, 6 agriturismi, 2 ostelli, un affittacamere, 2 residence, un rifugio e 2 campeggi. Il disciplinare prevede alcuni impegni per gli operatori piuttosto semplici e chiari, che sono: riduzione dei recipienti per bevande "a perdere", eliminazione delle posate e piatti "monouso" in plastica, riduzione del consumo di carta, risparmio delle risorse energetiche, misure per il risparmio dell'acqua, educazione all'uso delle risorse, sensibilizzazione alla raccolta differenziata, divieto di fumo nei locali da pranzo, promozione della fruizione del territorio, promozione delle iniziative del parco, formazione professionale. Contestualmente, l'ente parco ha bandito un programma di sostegno alle iniziative per la qualificazione turistica ed educativa. Erano ammessi al programma gli investimenti volti alla realizzazione di iniziative che sono strettamente collegate alla qualificazione del parco. Così, sono stati finanziati - per un totale di 264.681 euro, concesso a 16 strutture - interventi che avessero come finalità principale il risparmio energetico, la razionalizzazione dell'uso delle risorse, la creazione di serfizi d'accoglienza e attività di didattica ambientale. Qualità a scapito della quantità? Nella sua pubblicazione "Dieci anni di parco" realizzata in occasione del decennale dell'istituzione dell'area protetta, l'ente fuga il dubbio tentando anche un bilancio complessivo dell'attività turistica, quantificandone l'incremento nei Comuni interessati. L'esame dei dati riguardanti i posti letto, confrontando i 1794 disponibili nel 1993 e i 2913 esistenti nel 2003, conduce alla conclusione di un aumento consistente dell'offerta. Stesso risultato dal paragone del numero di strutture. Nella zona fiorentina dell'area protetta si è passati dai 7 del 1995 ai 12 del 2002; nei Comuni casentinesi la crescita è invece dai 38 del 1993 ai ben 85 del 2003. È interessante soprattutto osservare la tipologia degli esercizi, in particolare l'aumento degli agriturismi, che dal 1995 ad oggi sono raddoppiati in Mugello (da 3 a 6) e in Casentino sono passati da 3 a 37. Anche nei Comuni romagnoli le strutture più legate ai fruitori del parco - campeggi, agriturismi, ostelli, case per ferie, rifugi - sono cresciute in maniera considerevole: nel 1994 erano 25, attualmente sono 48. Infine, a ulteriore conforto della crescita costante degli arrivi turistici vi sono i dati sui visitatori dei centri visita. Tenendo anche conto dell'aumento negli anni del numero di queste strutture e dell'ampliamento degli orari di apertura, si è passati dai 15.005 del 1995, ai 21.498 del 1998, ai 28.055 del 2000, ai 42.803 del 2002.