PARCO NAZIONALE
DEL GRAN PARADISO |
Regione: Piemonte, Valle d'Aosta |
Estensione: 70.286
ettari |
Anno di istituzione: 1922 |
Sede: via della Rocca
47
10123 Torino (TO) |
Telefono: 011 8606211 |
Fax: 011 8121305 |
www.parks.it www.pngp.it |
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Il cuore del parco più antico d'Italia è uno
splendido pianoro di torbiere e ambienti umidi, a quota duemilacinquecento
metri, disegnato dai primi meandri della Dora. È l'habitat
di stambecchi, camosci, marmotte, ermellini, oltre che di specie floristiche
rare e delicate. Si raggiunge a piedi su comodi e, certo, lunghi sentieri
dalla Valsavarenche. Ma qui zaino in spalla arrivano in pochi. Gli altri,
tutti gli altri, salgono in auto. Più che un angolo maestoso
dell'area protetta di Vittorio Emanuele III e di Renzo Videsott
- il primo fu il sovrano che ne donò la proprietà allo
Stato italiano, tre anni prima dell'istituzione del parco: il
secondo, l'indimenticato direttore del Gran Paradiso negli anni
del secondo dopoguerra - in certe domeniche d'estate il colle
del Nivolet sembra solo un grande parcheggio ad alta quota. A ciclisti
ed escursionisti giunti a fatica fin quassù, lo spettacolo delle
lamiere delle auto allineate si sovrappone alle distese dei pascoli
montani, ai profili delle montagne vicini da sembrare di poterli toccare,
ai numerosi laghetti. Nel 2003 il parco ha detto basta. Il piano si
chiama "A piedi tra le nuvole" ed è stato avviato
d'estate, nel periodi di maggior affluenza di visitatori. Accanto
alla regolamentazione del traffico, prevede il rilancio dell'intera
area con proposte turistiche di qualità. Un programma fitto di
eventi e iniziative propone ogni domenica un tema diverso, dallo sport
per tutti alla vita d'alpeggio, ai vecchi e nuovi mestieri, al
lavoro del guardaparco, ai suoni, colori e sapori del parco. Consentendo
così ai turisti la riscoperta del paesaggio e della cultura locale
in condizioni di naturale tranquillità. Ha ritrovato così la
giusta cornice uno dei più interessanti altopiani delle Alpi,
vero gioiello dell'area protetta che si sviluppa per oltre sei
chilometri di lunghezza. La zona è ricchissima di acqua: oltre
ai numerosi laghetti, incastonati tra le rocce, la verde distesa di
pascoli è percorsa dalla Dora di Nivolet che con i suoi meandri
forma acquitrini e torbiere, ambienti ideali per la rana temporaria
e per le molte specie di piante adattate a tale ecosistema. Visto il
successo dell'iniziativa, l'esperimento è stato ripetuto
anche nell'estate del 2004. Immutata la regolamentazione del traffico
privato: gli ultimi sei chilometri della strada provinciale, dal parcheggio
del Serrù al colle del Nivolet, possono essere percorsi soltanto
in navetta, a piedi, a cavallo o in bicicletta. E questo per il periodo
dall'11 luglio al 29 agosto, per otto domeniche consecutive, dalle
ore 9 del mattino alle 18. Fondamentale il servizio di trasporto collettivo
con l'ausilio di navette, che è stato potenziato rispetto
al primo anno per permettere a turisti e villeggianti di salire nell'alta
valle anche da Ceresole Reale, evitando il fastidio di trovare parcheggio
per l'auto privata. Confermate pure le deroghe - inevitabili e
opportune, in questi casi - per le attività agricole e commerciali,
pronto soccorso e pubblica sicurezza e per i fruitori del rifugio esistente
al Nivolet, muniti di prenotazione scritta. Nella stagione estiva, il
depliant con il programma eventi e le informazioni pratiche sull'iniziativa "A
piedi tra le nuvole" è disponibile presso i centri visita
del parco e gli esercizi commerciali della zona.
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