Al via la due giorni di lavori degli Stati generali delle Aree protette. E' possibile seguire i lavori sui canali YouTube e Facebook della Federparchi e del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il presidente di Federparchi Luca Santini: "Gli Stati generali delle aree protette sono un appuntamento importante in questa fase. La proposta centrale di Federparchi è quella di creare un sistema integrato delle aree protette, che significa mettere insieme parchi nazionali, parchi regionali, aree marine protette, sotto un'unica regia e una visione comune per il raggiungimento degli obiettivi che l'Europa ci ha chiesto, ossia arrivare ad avere, entro il 2030, il trenta per cento di territorio protetto sia a mare che a terra. L'obiettivo è sicuramente raggiungibile, ma per fare questo corre anche modificare le legge quadro istitutiva delle aree protette, la 394 del 1991, che ormai ha 33 anni di età."
Il sottosegretario Claudio Barbaro (MASE), nel suo intervento, ha rimarcato l'importanza di un ampio confronto per aggiornare la legge dei parchi"Non vedo nulla di male se cominciamo ad aprirci alla possibilità di migliorare la vita dei parchi attraverso sponsorizzazioni di aziende. Ad esempio, potrebbe esserci una gara comune per le auto elettriche tutte le aree protette", ha spiegato. "Non pensiamo di riformare la legge 394 del 1991 sulle aree protette, che è un'ottima legge - ha aggiunto -. Ma è datata, e necessita di un tagliando. Ci sono già proposte a Camera e Senato. Quando avremo le idee chiare, presenteremo un disegno di legge".
Barbaro nella sua relazione ha elencato quelle che secondo il ministero sono i punti della legge da modificare: "Per me va ripreso il piano triennale, già previsto nella norma. Va costituita un'agenzia indipendente delle aree protette: serve uno strumento intermedio per fare sintesi".
Secondo Barbaro, "la governance delle aree protette è datata, le procedure sono complicate. La rappresentatività è il cuore della democrazia, ma quando diventa pletorica, fa perdere la direzione". Inoltre, "nel ruolo delle aree marine c'è uno squilibrio rispetto ai parchi". Rivolgendosi ai partecipanti agli Stati generali (ministeri, enti locali, enti parco, ong, centri di ricerca, forze dell'ordine), il sottosegretario ha detto "gli obiettivi per aggiornare la legge dobbiamo darceli insieme. Noi abbiamo idee, ma vogliamo calarle in un percorso specifico da condividere con voi. In passato c'è stato deficit di comunicazione, cerchiamo dirimediare".
"Le proposte di questi Stati generali saranno raccolte e inserite in un documento finale che sarà aperto - ha aggiunto Barbaro -. Da oggi vogliamo creare tutte le opportunità di confronto e concertazione". Il sottosegretario ha proposto "una commissione presso la Conferenza unificata, che possa permettere un confronto costante fra tutti gli attori".
Barbaro ha indicato due obiettivi principali nella riforma della 394: "Primo, il raggiungimento del 30x30 (30% di territorio protetto al 2030, n.d.r.). Secondo, una maggiore dignità delle aree protette. Oggi queste sono sottostimate, non sono percepite come qualcosa di importante, anche se sono il 20% del territorio nazionale. Dobbiamo lavorare su questa consapevolezza". (ANSA).