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Manta River Project 2: un passo avanti nella conoscenza delle microplastiche nel Po

(03 Ott 24) Sono disponibili i risultati del Manta River Project 2, progetto di ricerca scientifica sulle microplastiche nel fiume Po avviato dall'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po con ARPAE Emilia-Romagna SOD Cesenatico e il Dipartimento di Ingegneria Chimica dei Materiali dell'Ambiente (DICMA) dell'Università La Sapienza di Roma.

Manta River Project 2 è la continuazione della prima sperimentazione condotta nel 2020 per il monitoraggio delle microplastiche lungo l'asta del Po, al fine di stimarne le quantità trasportata verso il mare.

I risultati sulle microplastiche nel fiume Po, saranno presentati venerdì 25 ottobre alle ore 10:30 presso il Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po, in piazza Giacomo Matteotti 1 a 45014 Porto Viro (RO).

Per partecipare è necessario iscriversi al link https://forms.office.com/e/HQAGjf4qw3

La contaminazione da plastica, e in particolare da microplastica, degli ecosistemi marini e di acqua dolce è un problema ecologico di portata globale. La crescente preoccupazione per questo inquinante deriva dalla sua presenza in tutti i comparti ambientali e dalla sua capacità di veicolare sostanze tossiche. C'è quindi un'urgente necessità di studi, soprattutto all'interno degli ambienti di acqua dolce, che forniscano evidenze solide e metodiche armonizzate per appurare i principali meccanismi di trasporto delle microplastiche, le potenziali esposizione e i rischi associati.

I corsi fluviali rappresentano una fonte di microplastiche di particolare importanza per l'ambiente marino e i monitoraggi necessari per la loro quantificazione sono attualmente derivanti solo da studi scientifici che, anche nel distretto del fiume Po, hanno durate limitate e dimensioni locali, per cui non forniscono informazioni utili per affrontare il problema a scala di distretto.

Gli obiettivi di Manta River Project 2 sono stati proprio:

1) la messa a punto di una procedura di campionamento e analisi delle microplastiche, mediante una manta con rete da 330 µm per la valutazione della concentrazione delle microplastiche, pesatura e identificazione delle categorie di microplastica presente nei campioni (frammento, filamento, granulo, ecc.);

2) la caratterizzazione delle microplastiche campionate mediante due differenti tecniche di riconoscimento delle tipologie di polimeri che compongono le microplastiche, la loro morfologia e le dimensioni, in modo da valutare l'eventuale correlazione tra tipologia di polimero e gli attributi morfologici e delle microplastiche;

3) il confronto dei risultati qualitativi e quantitativi ottenuti dalla due tecniche di analisi;

4) l'integrazione e il confronto tra i risultati ottenuti dalle due campagne di monitoraggio (2020 e 2022-2023);

5) la valutazione delle possibili principali fonti di microplastiche riconosciute e successiva individuazione di misure di interesse per la pianificazione distrettuale.

L'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ADBPO si è avvalso per il supporto logistico di Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO), dell'Ente di gestione delle Aree Protette Po piemontese e dell'associazione Amici del Po di Casale Monferrato e di Chivasso.

La novità per questa seconda sperimentazione riguarda l'estensione della ricerca anche al tratto di Po piemontese. Oltre alle stazioni di campionamento di Isola Serafini, Boretto, Pontelagoscuro e Po di Goro, già oggetto di indagine nel 2020, al fine di ottenere un quadro ambientale più rappresentativo dell'intera asta del fiume Po, sono state aggiunte le stazioni presso Chivasso e Isola Sant'Antonio. In queste due località sono stati effettuati i campionamenti, ogni mese, per un totale di 24 prelievi e analisi.

Il Po a Chivasso (Foto di Katrin Beckert)
Il Po a Chivasso (Foto di Katrin Beckert)
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