Il Museo di Antichità di Torino è una delle più antiche istituzioni museali europee e svolge il ruolo di Museo Archeologico Nazionale del Piemonte.
Nata nel Cinquecento come raccolta dinastica dei duchi di Savoia, la collezione di antichità nel 1724 fu donata al Regio Museo dell'Università da Vittorio Amedeo II, Re di Sardegna. Nel 1824 il museo si arricchì della collezione egizia conferita da Bernardino Drovetti. L'incremento del numero di opere così creatosi determinò nel 1832 il trasferimento dell'intera collezione al Palazzo dell'Accademia delle Scienze, assumendo la nuova denominazione di Museo di Antichità ed Egizio. Dopo la separazione, nel 1940, dal Museo Egizio, tuttora nella sede originaria, le collezioni archeologiche nel 1989 trovarono sistemazione nelle Orangeries di Palazzo Reale. Un nuovo padiglione parzialmente ipogeo, inaugurato nel 1998, ospita i reperti archeologici provenienti da scavi condotti sul territorio piemontese e collega le Orangeries alle sale sotterranee della Manica Nuova di Palazzo Reale, sede dell'esposizione Archeologia a Torino, e all'area archeologica del Teatro Romano.