(Castelnuovo di Garfagnana, 30 Dic 23) Sono arrivato alla fine di questa avventura unica e straordinaria. Da domani vado in pensione con una grande nostalgia, non solo per il tempo trascorso.
Ho dietro alle spalle 30 anni di lavoro al Parco delle Alpi Apuane e la consapevolezza che un maggiore impegno non potevo offrire. Ho avuto la fortuna di vivere la giovinezza del Parco e poi la sua raggiunta maturità, che sono in parallelo anche le età vissute della mia vita. Mi verrebbe voglia di tirare un bilancio conclusivo, con un elenco dei progetti realizzati e di altri pensati per il futuro. Ma se rifletto su quegli anni e sulle occasioni avute o intraviste, non scorgo un filo di rimorso, ma solo il rimpianto di non essere riuscito a coglierle tutte a pieno. E ciò mi impedisce di computare i risultati comunque ottenuti.
In queste ore mi scorrono nella mente le immagini delle persone incrociate e degli eventi memorabili che hanno segnato le stagioni del Parco dal 1993 ad oggi. E così rivedo, ad uno ad uno, i sorrisi di donne e uomini che vivono o sono vissuti nelle Apuane, insieme ai volti degli amministratori e dei colleghi che hanno fatto parte della piccola/grande famiglia del Parco.
Sono immagini che rimarranno indelebili nella memoria degli anni a venire e che conservo geloso nel mio personale album dei ricordi migliori.
Antonio Bartelletti