Nel cuore di Rocchetta Nervina, nei pressi della passerella che costeggia il paese lungo il torrente Barbaira, spicca una struttura alta come una torre, che sporge dal profilo del borgo, nota come "
torre delle Dubarìe". Nel gergo arcaico locale, il termine dubarìe ha sempre richiamato un bassofondo in una zona imprecisata, maleodorante e malsana.
Nel 2015, Enrico Carabalona completa qui l'acquisizione di vari spazi e locali dall'aspetto di stalle in rovina, divenute ormai discarica per immondizie, e decide di avviare un'operazione di recupero per creare un deposito: lo sgombero rivela subito che i locali acquisiti, come pure tutto il fabbricato della torre, erano nati come conceria. E' a questo punto che prende forma un progetto proiettato alla valorizzazione ed al recupero storico, complice l'ulteriore scoperta della struttura muraria in rovina di un antico mulino.
I diversi spazi sono stati dunque rimessi in funzione e resi fruibili al pubblico attraverso la realizzazione di un polo museale inaugurato nell'estate 2019.