La coltivazione dell'olivo si effettua secondo il metodo dell'agricoltura biologica nel rispetto del Regolamento CEE 2092/91. Per il mantenimento e l'aumento della fertilità del terreno si ricorre esclusivamente a concimazioni organiche, minerali e a pratiche agronomiche quali il sovescio (interramento di residui vegetali). Non si utilizzano erbicidi e nell'ambito della difesa fitosanitaria, non si ricorre a prodotti di sintesi chimica. La sola eccezione è data dalla deltametrina utilizzabile esclusivamente per il controllo della mosca dell'olivo all'interno di apposite trappole contenenti sostanze attrattive specifiche. Ciò rende l'intervento altamente selettivo e limita il quantitativo di insetticida utilizzato che non viene distribuito nell'ambiente e sulle drupe.
La trasformazione avviene in apposito frantoio certificato in conformità al Reg. CEE 2092/91.La fasi della lavorazione sono:
Le realtà aziendali non sono sottoposte alla certificazione per l'ottenimento della DOP, nonostante ciò, si evidenzia come gli oliveti siano situati nella zona di produzione dell'olio extravergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta "Garda Bresciano". Anche da un punto di vista varietale, la totalità degli oliveti rientrano nei parametri del disciplinare, secondo il quale l'olio extravergine di oliva deve essere ottenuto per almeno il 55% dalle seguenti varietà di olivo presenti da sole o congiuntamente: Casaliva, Frantoio, e Leccino. Le modalità produttive, di raccolta e di trasformazione, sono in sintonia con i limiti imposti dal disciplinare di produzione.