Valorizzazione, tutela e partecipazione i capisaldi del lavoro dell'Ente
(Rocca di Papa, 17 Gen 11) Presenza sul territorio, apertura al cittadino e costante lavoro di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e archeologico dei Castelli Romani. Il 2010 nell'area naturale protetta si è caratterizzato per la continuità e la partecipazione, con tanti progetti per i cittadini e per il territorio che hanno restituito risultati misurabili e concreti.
I numeri forniti dall'Ufficio Vigilanza raccontano un territorio con tante contraddizioni, in cui l'abbandono dei rifiuti, l'abusivismo edilizio e l'avvio di tagli senza il necessario nulla osta rappresentano le problematiche più diffuse, mentre diminuisce l'azione dei piromani in estate (solo sei le operazioni di spegnimento di incendi boschivi nella scorsa estate) e sono sotto controllo anche la circolazione fuori strada, il furto di legname e il bracconaggio. Il 2010 è stato l'anno delle bonifiche straordinarie: il Parco, pur non avendo la competenza sui rifiuti, si è impegnato in azioni di tutela e sensibilizzazione, liberando dall'immondizia zone di particolare pregio dell'area naturale protetta, come i boschi e i laghi. Sono state ben 19 le carcasse di auto recuperate e portate in demolizione, con un lavoro che è stato svolto in collaborazione con i sommozzatori dei vigili del fuoco per quanto riguarda i complessi recuperi in acqua.
Numerosi i progetti per la tutela della biodiversità, come quello sull'ape Ligustica, specie autoctona nei Castelli Romani, e quello di ricerca sull'avifauna. Il Servizio Tutela Ambientale ha avviato, primo tra i Parchi regionali, una campagna di prevenzione dei danni provocati dal cinghiale, con la fornitura in comodato d'uso gratuito di recinzioni elettrificate. Nel 2010 sono stati svolti diversi monitoraggi sugli habitat e specie di interesse comunitario, come quello sui micromammiferi, e sono state decine le pratiche forestali presentate per la richiesta di utilizzo dei boschi cedui o di alto fusto, altrettante sono state le richieste di autorizzazione per lo svolgimento di manifestazioni culturali e sportive all'interno dell'area naturale protetta.
Il Parco ha realizzato attività di didattica ambientale per adulti e per bambini: le oltre 300 visite guidate promosse dall'Ente, e organizzate in collaborazione con oltre 40 associazioni dei territorio, hanno coinvolto oltre cinquemila persone nei dodici mesi del 2010. Decine anche i progetti per le scuole, con migliaia di bambini che hanno incontrato il Parco dei Castelli Romani fra i banchi di scuola e direttamente sul territorio, grazie alle tante iniziative proposte sul campo.
Centinaia anche le richieste di nulla osta presentate all'Ufficio Urbanistica, che lavora affinché i cittadini possano svolgere le azioni di intervento sui propri manufatti e terreni nel pieno rispetto del paesaggio e della tutela ambientale; oltre 6mila i protocolli realizzati dall'Ente fra comunicazioni, pratiche e richieste varie, a dimostrazione dell'intenso flusso di comunicazione esistente fra il Parco e l'esterno. Il lavoro del Parco nel 2010 si è concretizzato anche attraverso le deliberazioni del Consiglio Direttivo (23) e le determinazioni del Direttore, gli strumenti di gestione che sono alla base del buon andamento dell'attività complessiva dell'Ente.
Un bilancio positivo, tenuto conto del fatto che, anche nel 2010, il Parco dei Castelli Romani ha dovuto fare i conti con i tagli delle risorse all'Ambiente, e che lascia spazio a qualche anticipazione sul futuro: "l'anno che è appena iniziato - commenta il commissario straordinario, Matteo Mauro Orciuoli - vedrà ancora il Parco presente sul territorio, anche grazie a nuovi stanziamenti per le aree naturali protette previsti dalla presidente Polverini, in controtendenza con l'andamento degli ultimi anni. Nell'Ente Parco è in corso un lavoro di riorganizzazione delle priorità e di ottimizzazione delle spese, con l'obiettivo di consolidare i risultati raggiunti e di accrescere la qualità e la quantità dei servizi per i cittadini".