È andato a buon fine l'inanellamento dei giovani falchi pellegrini nati nel Parco dei Castelli Romani poche settimane fa. Le operazioni sono state eseguite da Enzo Savo, inanellatore autorizzato dall'I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e da Emanuele Coppola che insieme a Claudio Borghini e all'Ente Parco, da anni segue le vicende legate alla coppia di Falchi pellegrini del lago di Castel Gandolfo. Funzionari del Parco hanno coadiuvato i tecnici e filmato l'evento.
Utilizzando attrezzature di sicurezza, che hanno reso possibile calarsi con metodi alpinistici, fin sulla cavità di nidificazione, i falchi sono stati prelevati e condotti in un luogo adatto soprastante il nido per effettuare le operazioni di misurazione e apposizione dell'anello identificativo. Si è potuto verificare che i falchi godono ottima salute e sono ben nutriti. Dopo appena venti giorni pesano rispettivamente 540 grammi, 560 grammi e 880 grammi. Questa netta differenza di peso, tra i primi due e il terzo, ci dice che sono due maschi ed una femmina; quest'ultima, infatti, pesa circa un terzo in più del maschio.
A tutti e tre i falchi sono state effettuate misurazioni di tarsi ed ali, oltre ad averne registrato il peso. È stato inoltre apposto un anello identificativo per ogni esemplare con una sigla alfa numerica che consentirà, qualora il falco venga avvistato in futuro, di verificarne gli spostamenti.
"L'attività di inanellamento e l'analisi dei dati ottenuti con le misurazioni biometriche confermano l'ottimo andamento della nidificazione di quest'anno che fa ben sperare sull'involo di tutti e tre i giovani", dichiara il direttore del Parco Roberto Sinibaldi, "attraverso una telecamera esterna aggiuntiva si è potuto constatare che dopo soli 15 minuti dalla ricollocazione dei falchi nella cavità dopo l'inanellamento, entrambi i genitori sono tornati al nido con le prede pronti a rifocillare i giovani falchi, segno", continua il direttore, "che le operazioni di inanellamento non hanno prodotto alcuno stress agli animali".
Nei prossimi giorni, se tutto prosegue per il verso giusto, i giovani falchi continueranno a crescere e cambieranno completamente il piumaggio in vista del grande balzo dell'involo previsto per la metà del mese di maggio.
Dal punto di vista ambientale la nidificazione dei falchi pellegrini nel Parco rappresenta un indicatore ecologico molto importante che, confermando il buono stato di salute dell'ambiente, corona il lavoro che l'Ente Parco produce per l'azione di tutela e salvaguardia.