La melata è appetita dalle api che la raccolgono su molti vegetali e la
trasformano in un miele con spiccata tipicità. Generalmente rappresenta
il secondo raccolto, quello estivo.
Costituisce una produzione
particolare e con caratteristiche organolettiche microscopiche (o
melissopalinologiche) e chimico-fisiche ben definite.
I mieli di melata del Parco del Conero presentano le seguenti
caratteristiche organolettiche: colore scuro (ambrato) e resta liquido
a lungo; odore medio-intenso, caramellato e maltato; sapore poco dolce
con aroma intenso fruttato-maltato.
Caratteristiche microscopiche: i principali tipi pollinici presenti in
proporzioni variabili nei mieli di melata sono i seguenti: asparago
selvatico (Asparagus acutifolius), rovo (Rubus ulmifolius),
umbrellifere, leguminose varie, ecc.; tra le specie prive di nettare ma
dove si produce periodicamente abbondante melata vanno ricordate le
querce. Il prodotto risulta essere, inoltre più ricco di sali minerali
rispetto al miele di nettare (soprattutto potassio).