(Ariano Polesine, 21 Mar 22)
La Giornata Mondiale dell'Acqua ogni anno viene celebrata il 22 marzo dalle Nazioni Unite per far crescere la consapevolezza della sua crescente scarsità e dei 2 miliardi di persone che vivono senza un accesso ad acqua sicura. La giornata di quest'anno ha come titolo "Rendere visibile l'invisibile" e si focalizza sul tema delle acque sotterranee.
Tra il 21 e il 25 marzo, i rappresentanti della Rete Mondiale dei Musei dell'Acqua (WAMU-NET) e del Centro Civiltà dell'Acqua parteciperanno al IX Forum Mondiale dell'Acqua (World Water Forum) che quest'anno si tiene a Dakar (Senegal) con il titolo "Sicurezza dell'acqua per la pace e lo sviluppo".
Il 22 marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, la rete WAMU-NET organizza presso il Padiglione dell'UNESCO al IX World Water Forum, una sessione dedicata all'inaugurazione del progetto di "Inventario Mondiale dei Musei dell'Acqua" (Padiglione UNESCO, Dakar, ore 16.30 – 17.30). La sessione mira ad avviare un progetto di censimento globale non solo dei musei dell'acqua, ma anche degli ecomusei, dei musei 'diffusi' e dei cosiddetti 'centri di interpretazione' dei patrimoni acquatici, stimolando il coinvolgimento di varie istituzioni nella sua attuazione a livello sia regionale che nazionale. Il progetto, infatti, riflette contenuti e obiettivi della Risoluzione n.7-XXIV dell'UNESCO-IHP intitolata "UNESCO-IHP a sostegno dello sviluppo della Rete Mondiale dei Musei dell'Acqua" (2021).
I relatori della sessione di Dakar includono: Eddy Moors (IHE Delft); Eriberto Eulisse (Centro Civiltà dell'Acqua e Università di Venezia Ca' Foscari); Abdennabi El Mandour (Musée de la Civilisation de l'Eau au Maroc 'Mohammed VI'); Sara Ahmed (Living Waters Museum); Samoura Alassane (Musée de l'Eau de Ouagadougou, Burkina Faso); Francesco Fioretti (Museo Multimediale delle Cascate delle Marmore). Moderatore: Alexander Otte (Programma Idrologico Intergovernativo dell'UNESCO).
L'incontro di Dakar coinvolgerà anche le istituzioni africane per iniziare a mappare i musei dell'acqua del continente nero, al pari dei centri di interpretazione, dei musei comunitari e dei paesaggi culturali dell'acqua (per il loro potenziale nel creare nuovi e futuri musei dell'acqua).
Un sistema di classificazione è stato progettato per aiutare i Comitati Nazionali IHP, le università e i centri di ricerca nel processo di identificazione delle istituzioni impegnate nell'educazione alla sostenibilità dell'acqua, allo scopo di preservare e promuovere l'insieme dei patrimoni naturali e culturali legati all'acqua.
Il toolkit e la metodologia per il censimento dei musei dell'acqua su base nazionale e regionale sono disponibili al seguente link della Rete WAMU-NET: https://www.watermuseums.net/global-inventory/
Il Delta del Po è stato scelto (assieme all'olandese Rhin Delta region) come "modello" per una corretta catalogazione dell'Inventario Mondiale dei musei dell'Acqua.
Per garantire un approccio interdisciplinare, saranno coinvolti esperti di diverse discipline di vari paesi, in modo da fornire un approccio uniforme a livello sia regionale che nazionale. In questo quadro, le linee guida e la formazione saranno forniti dalla Cattedra UNESCO "Acqua, patrimonio e sviluppo sostenibile" istituita presso l'Università Ca' Foscari di Venezia .
L'iniziativa organizzata dalla rete WAMU-NET in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua consentirà di iniziare a identificare e contattare nuovi musei dell'acqua, eco-musei e centri di interpretazione, ma anche gruppi di educatori e ricercatori impegnati in programmi di "educazione all'acqua". Un processo che potrebbe portare alla creazione di nuove sottoreti di musei dell'acqua affiliati a WAMU-NET, come quelle già attivi in Cina e in America Latina.