(Parchi naturali dell'Umbria, 21 Gen 11) In Umbria il parco naturale diventa terapeutico, la natura si fa medicina.
L'intento principale del progetto "Il Parco Terapeutico", promosso da Direzione Regionale Agricoltura e Foreste, Servizio Aree Protette, in collaborazione con la Direzione Sanità e Servizi Sociali, è quello di coniugare la promozione e valorizzazione delle più importanti realtà paesaggistiche regionali con l'ecoterapia, una forma particolare di cura dei disagi psichici e fisici, che utilizza la natura come medicina.
La prima fase dell'iniziativa si è conclusa con la distribuzione nelle strutture sanitarie di circa 500 poster informativi naturalistici, di grande valore estetico e distensivo, ed è stata finanziata con i fondi POR FESR 2007 – 2013, collocandosi all'interno della campagna di promozione e valorizzazione delle Aree Naturali Protette e dei siti Natura 2000 presenti in Umbria.
Attraverso le fotografie, scattate all'interno dei parchi naturali dell'Umbria, è possibile trasmettere all'ambiente circostante e ai suoi attori i principi vitali della natura: il rinnovamento e l'equilibrio, il risveglio alla vita, la fertilità e la speranza.
Gli ospedali, i centri di assistenza sanitaria e i luoghi affini sono spesso associati a concetti tristi e malinconici, oltre che a stati d'animo di dolore e sofferenza: un'immagine di pace, calma e ristoro può allietare i momenti difficili delle persone in difficoltà e dei loro cari.
La distribuzione dei poster, cioè la natura che va dentro agli ospedali, è solo il primo passo di un percorso più ampio, che vedrà, nei prossimi anni, i Parchi Regionali protagonisti di una nuova forma di cura, in cui ogni diversa area protetta regionale diventerà luogo privilegiato per le terapie definite dal programma, ovvero sarà l'ambito sanitario a raggiungere la natura, sempre puntando sul fatto che un ambiente accogliente e bello rende più facile la convivenza con il dolore.
In tal senso, il progetto (pilota a livello nazionale) è la sperimentazione, che vedrà coinvolto inizialmente il Parco del Subasio e quello di Monte Cucco, coinvolgendo la Comunità Montana, braccio operativo dell'attività.
(testo integrale descrittivo del progetto dalla intranet regionale)