La prima parte del cammino attraversa la magnifica foresta di Boscolungo salendo al piccolo rifugio della Verginetta, vicino a M. Maiore. La dorsale soprastante, che in breve esce dal bosco divenendo rocciosa, conduce alla più bassa delle due cime del Libro Aperto (1936 m): dall'ottimo punto panoramico lo sguardo abbraccia l'intero valico dell'Abetone adagiato in un evidente sdoppiamento della linea del crinale. Scesi alla cresta sottostante, il panorama del versante emiliano è invece dominato dalla vicina mole del Cimone, coronato da antenne ed edifici di una stazione meteorologica. L'aereo percorso di crinale alterna sterminate praterie e distese di mirtilli a tratti più impervi, spesso su rocce sfasciate; come sempre il versante toscano è più ripido, mentre quello settentrionale è articolato da creste e circhi glaciali punteggiati da grandi faggi isolati. Dopo l'ampia sella del Colle dell'Acqua Marcia si superano le rocce dei Balzoni, poi più dolci ondulazioni portano al Passo di Croce Arcana dove si incontra la strada sterrata che va da Ospitale a Cutigliano. Superati gli impianti sciistici di Doganaccia si prosegue fino a minucosteggiare la cima del M. Spigolino, seguito dall'intaglio del Passo della Calanca. Da lì la cresta si sdoppia in una serie di avvallamenti, nell'ultimo dei quali si rova il Lago Scaffaiolo.
Il piccolo specchio d'acqua si trova sotto il cocuzzolo erboso del M. Cupolino; alto sulle sue rive sorge il rifugio Duca degli Abruzzi, ultimo discendente della struttura originaria inaugurata nel 1878.
9 tappa di: Alta Via dei Parchi
Posti tappa: Rifugio Duca degli Abruzzi, Capanno Tassoni