L'edificio con spessi muri in pietra, interrato e ricoperto da alberi con funzione ombreggiante, costituisce l'ultimo esempio di ghiacciaia ottocentesca piemontese ancora integra.
Il ghiaccio prodotto in inverno nell'attiguo laghetto artificiale, veniva conservato fino all'estate, per poi essere caricato sui carri, ricoperto di sacchi di juta bagnati, e trasportato fino ai mercati di Torino e Briançon.
La stagionalità del lavoro (complementare a quello agricolo), rendeva l'attività di estrazione e conservazione del ghiaccio un'importante risorsa economica per i montanari.