(Venaria Reale, 29 Mag 24) Un Viale di raccordo fra il Castello della Mandria e la Reggia di Venaria Reale, costituito da circa 90 querce vetuste* con esemplari che superano i 200 anni di vita.
Chiuso al pubblico dal 2013 a causa del lento ma inesorabile deperimento di alcune piante che rendevano rischioso il passaggio sotto alle chiome. Gli esemplari più instabili e precari, sono stati negli anni sottoposti ad opere di consolidamento con ancoraggi che si possono facilmente riconoscere ad occhio nudo. A seguito della sua chiusura e di questi interventi, il Viale è stato "musealizzato", limitando al minimo indispensabile gli interventi diretti sui maestosi esemplari ancora presenti, fino al violento temporale del 30 giugno 2022, che ha spezzato, sradicato e danneggiato quasi ogni quercia, risparmiando ben pochi alberi.
Perchè il viale non viene ripristinato e le querce morte rimosse?
Un quinto degli organismi censiti nel Parco naturale La Mandria è legato al ciclo di decomposizione degli alberi vetusti. Questi alberi sono anche detti "alberi habitat" poichè in essi coesistono uno o più microhabitat** che sono essenziali per una o più fasi di vita di specie animali e vegetali (piante, licheni e funghi).
Forse non tutti sanno che…
In particolare, questo ambiente è diventato il rifugio per 3 specie di coleotteri saproxilici*** tutelati a livello europeo ed inseriti della negli elenchi di specie ed habitat allegati alla Direttiva Habitat 92/43/CEE.
Si tratta del rarissimo Osmoderma eremita, del Cerambyx cerdo, ovvero il più grosso coleottero italiano, e del Lucanus cervus, detto Cervo volante.
Le larve di tali specie trascorrono anni all'interno di cavità di grossi alberi senescenti. Qui scavano gallerie per poi fuoriuscirne a maturità raggiunta, all'inizio della stagione estiva. Le gallerie vengono sfruttate ed allargate da altri insetti che le rendono colonizzabili da micromammiferi e perfino dai chirotteri (pipistrelli).
Gli alberi, che hanno ormai raggiunto la fase finale del loro ciclo di vita, rappresentano ancora una risorsa fondamentale per la biodiversità, ospitando ricche comunità di organismi altamente specializzati
Cosa attende il Viale dei Roveri nei prossimi anni?
L'Ente di Gestione delle Aree protette dei Parchi Reali monitora costantemente il Viale e ha allo studio futuri interventi capaci di preservare il valore storico-culturale e paesaggistico dello spazio, fra cui:
Interventi finalizzati alla conservazione e implementazione della necromassa legnosa e all'incremento dei microhabitat necessari a garantire la riproduzione dei coleotteri saproxilici Osmoderma eremita, Cerambyx cerdo e Lucanus cervus.
Musealizzazione e installazione di opere artistiche e naturalistiche finalizzate alla sensibilizzazione del pubblico sull'importanza di una corretta e sostenibile gestione del legno morto.
Interventi di eliminazione delle piante invasive esotiche che stanno facendosi spazio nei vuoti lasciati dalle querce morte.
Allevamento e selezione di nuove piante di quercia nate spontaneamente dalle farnie originarie del Viale.
Riallestimento del Viale con nuovi impianti di querce della stessa specie di quelle originarie.
*alberi vetusti= antichi, monumentali
**microhabitat= Insieme di parametri che determinano l'habitat preferenziale (l'ambiente di vita) di una specie che occupa un'area molto ristretta e specifica
* **coleotteri saproxilici= insetti in cui almeno in uno stadio del loro ciclo vitale è svolto in stretta relazione con il legno deperiente o morto.