L'enorme opera di canalizzazione del territorio attorno al Mincio iniziata già in età romana, portata avanti da Pitentino e resa pienamente efficiente sotto i Gonzaga, aveva lo scopo di restituire all'agricoltura e all'insediamento urbano la maggior superficie possibile, strappandola alla stagionalità delle piene e restituendo le aree malsane alla bonifica.
Alcuni mulini sono arrivati fino a noi, molti ancora funzionanti; è il caso del mulino di Goito poco distante dal ponte della Gloria. Quello di Maglio, che prende il nome dal maglio utile per produrre la carta. Un ulteriore esempio è mulino di Massimbona nei pressi di Goito, inscritto in una cornice paesaggistica e architettonica di grande pregio.