Anche questa seconda deviazione permette di conoscere i luoghi trasformati dal dominio gonzaghesco. Da San Martino dall'Argine è possibile dirigersi verso Gazzuolo e San Matteo delle Chiaviche fino a riconnettersi a Torre d'Oglio, sul tracciato principale. Lasciato San Martino, con i suoi portici, la Chiesa Castello e le piazzette silenziose si giunge a Gazzuolo, i cui portici, ancora una volta, connotano lo stretto legame con i Gonzaga. Formati da 30 arcate e colonne in marmo veronese per una lunghezza di 120 metri, sono stati costruiti per creare una via coperta per gli spostamenti del Signore.
La costruzione risale al 1500 per volontà di Ludovico che ne affidò la realizzazione al padre di Gabriele Bertazzolo. Trenta arcate, colonne in marmo di Verona. Sotto i portici sono conservate due lapidi di commemorazione patriottica e l'ingresso al Teatro Giacometti, importante drammaturgo del 1800. Vicino la Chiesa di Santa Maria Nascente in stile barocco. All'interno un'urna d'argento conserva le reliquie di Santa Carità, martire patrona del paese. La deviazione si riconnette sul tracciato principale verso Torre d'Oglio con il suo caratteristico ponte di barche.
Itinerario ciclabile promiscuo interamente pianeggiante.
Tappa 3: Da Mantova a Sabbioneta