(Jenne, 11 Nov 23) Il 29 novembre 1223 a Roma: Papa Onorio III conferma la Regola di 'frate Francesco' con la bolla 'Solet Annuere'. Quest'anno ricorrono gli 800 anni, da quell'evento che inevitabilmente cambiò la storia del francescanesimo, e della Chiesa. "Sulle Orme di Francesco, 800 anni in cammino" è il titolo dell'interessante convegno che si è svolto, con il patrocinio del Ministero della Cultura, a Subiaco nella splendida chiesa del Convento di San Francesco, moderato dalla dott.ssa Valentina Renzetti, e che ha visto l'alternarsi d'importanti contributi, con vari intermezzi musicali. Ad aprire i lavori la prof.ssa Rina Giacobbe per un'interpretazione delle fonti francescane, di seguito il dott. Marcello Orlandi in qualità di Presidente dell'Unitre e quindi di Fr Massimo Fusarelli (Ministro Generale OFM). "La figura di San Francesco è più che mai attuale – sottolinea Fr Fusarelli- la bellezza della sua figura va oltre il concetto di bellezza oggi inteso. Come mai Francesco ancora attira, attrae, e «tutto il mondo gli viene dietro»? Certamente, la bellezza esteriore non può costituire la risposta a tali domande. Tommaso da Celano, che conosceva benissimo San Francesco, lo descriveva così: «Era uomo facondissimo, di volto gioviale, di aspetto benigno, testa regolare e rotonda, il viso un po' ovale e proteso, fronte piana e piccola, occhi neri, di misura normale e pieni di semplicità, capelli pure oscuri, sopracciglia diritte, naso giusto, sottile e diritto, orecchie dritte ma piccole, tempie piane, lingua mite, bruciante e penetrante, voce robusta, dolce, chiara e sonora, denti uniti, uguali e bianchi, labbra piccole e sottili, barba nera e rada, pelle delicata, magro». Ecco, davanti a noi un'occasione unica per riflettere su dove è nascosta la sua bellezza, su come mai porta così bene le sue 800 primavere. Infatti, sono davanti a noi gli anni che marcano gli ottavi centenari della storia di san Francesco d'Assisi: un'occasione unica per pensare, meditare, contemplare e rivivere i momenti più importanti della sua storia". Infatti dagli 800 anni della Regola Francescana fino al 2026 si alternano le importanti tappe del Cammino di San Francesco, il Natale di Greccio (2023), le Stimmate (2024), il Cantico delle creature (2025), della Pasqua di Francesco (2026). Dunque un Centenario articolato e celebrato in diversi centenari. "Sono felice di quest'importante convegno che il Comune di Subiaco ha patrocinato –sottolinea nel suo intervento il Sindaco Domenico Petrini- perché il legame che questa città ha con la comunità francescana e quella benedettina è forte, e noi che vantiamo quest'importante dono, siamo più che mai onorati di dare come Amministrazione l'importante contributo per tutelare le testimonianze presenti sul territorio. Tanti sono i progetti in corso ed in cantiere in vista anche del Giubileo, legati ad interventi al recupero e ristrutturazione, d'importanti strutture come questo splendido convento. Di certo saremo partecipi e promotori di prossimi appuntamenti riferiti all'importante anniversario". Con la bolla Inter sanctos del 29 novembre 1979, Papa Giovanni Paolo II proclamava San Francesco d'Assisi patrono dell'ecologia, o meglio dei "cultori dell'ecologia". Fondamentale la presenza al convegno del commissario straordinario del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini Alberto Foppoli, di cui il territorio sublacense ne è parte integrante. "San Francesco nella Creazione vedeva l'immagine riflessa del Creatore, quindi la natura e tutti gli animali in essa erano un atto d'amore –interviene il Commissario Foppoli (nella foto)-. Occorre fermarsi e coinvolgersi in questa meravigliosa natura, il Parco è attraversato da importanti Cammini come quello di San Benedetto, e spesso si vedono "camminatori" che attraversano i percorsi con le cuffiette alle orecchie ascoltando musica, sarebbe bello invece camminare lentamente ammirando ed ascoltando la "sublime musica" che ci offre questa natura incontaminata. Sono certo che questo alimenterebbe di più il senso di rispetto e cura per la natura, oltretutto nello spirito francescano con la cura che avremo per "sorella natura" renderemo più forte il rapporto con il mondo, facendone uno spazio di vita con una qualità più sostenibile e umana, e dunque con vantaggi duraturi per tutti". Il rapporto fra i due Santi importantissimi della Chiesa cattolica, è stato affrontato da Dom Frediano, in rappresentanza del Padre Abate Dom Mauro Meacci: "Fra i tanti pellegrini che lungo i secoli vennero al Sacro Speco, ricordiamo quello forse più importante: San Francesco, il grande Santo del II millennio. Quella visita rimane per noi importante perché non fu solo il punto d'incontro di due Santi "San Francesco che va a pregare San Benedetto", ma il punto d'incontro di due carismi che più influirono sulla storia dell'Europa occidentale". Un bell'incontro che ha di certo arricchito l'animo dei presenti, in 800 anni di cammino francescano.
di Danilo Ambrosetti