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Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

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Presentati i risultati del primo anno di attività del monitoraggio genetico dell'orso bruno marsicano

(Pescasseroli, 05 Dic 24) Come già più volte affermato in passato, tra il 2024 e il 2025 verranno svolte le attività necessarie per la realizzazione della stima genetica di popolazione dell'orso bruno marsicano. Oggi, presso il Centro Visite di Pescasseroli, sono stati presentati i risultati del primo anno (2024) di attività del monitoraggio genetico dell'orso agli addetti ai lavori coinvolti: Servizio Sorveglianza, personale tecnico del Parco e Carabinieri Forestali. Un progetto complesso e impegnativo, finanziato con fondi del PNRR nell'ambito del progetto DIGITAP del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), guidato dall'Istituto di Ecologia Applicata (IEA) nelle vesti di lead partner e in collaborazione con ISPRA, con il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Maiella e la Direzione Generale Patrimonio Naturalistico del MASE.

Ad oggi, lo IEA ha completato tutte le fasi preparatorie del campionamento, che si svolgerà di fatto durante il 2025 e che successivamente allo svolgimento delle analisi, porterà alla stima genetica di popolazione dell'orso bruno marsicano.

Le novità rispetto all'ultima stima genetica realizzata, conclusasi nel 2014, sono molte e sostanziali. Allora, gli sforzi di raccolta furono concentrati unicamente nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e nelle sue aree periferiche, core area dell'orso bruno marsicano. Questa volta le attività di campionamento verranno allargate a diverse aree dell'Appennino Centrale, dove negli anni passati, il Parco e le Reti di Monitoraggio del Lazio e di Abruzzo e Molise hanno campionato la presenza di orsi. Un aspetto fondamentale, quest'ultimo, essenziale per comprendere come sta evolvendo l'espansione della popolazione del plantigrado. 

Uno sforzo di lavoro notevole, che richiede ingenti risorse economiche, temporali e umane, nonché una grande sinergia tra tutti gli attori coinvolti. Basti pensare che, per le sole attività preparatorie, nel 2024, sono stati percorsi più di 6000 km in auto e 500 Km a piedi per 37 giornate di campo. L'attività di campionamento vera e propria interesserà un'area complessiva di 6000 Km quadrati, articolata in 4 diversi comprensori geografici (Area Centrale, Simbruini-Ernici, Majella-Molise, Sirente-Velino-Cicolano) a loro volta suddivisi in circa 100 celle attive di campionamento. 

In passato, si è spesso dibattuto sul perché la realizzazione di tale attività non fosse ripetuta in un lasso di tempo di 3-4 anni, a partire dall'ultima stima svolta nel 2014. La risposta a tale quesito si trova, però, solo in parte nell'impegno che il monitoraggio genetico di una popolazione di grandi carnivori richiede. Per una popolazione di orsi bruni di così ridotto numero, infatti, dove le femmine entrano in età riproduttiva intorno ai 7-8 anni di età e si riproducono in media ogni 2-3 anni, ripetere una tale attività ad intervalli relativamente brevi non consentirebbe di apprezzare significativi cambiamenti nel numero e nella distribuzione della popolazione, traducendosi così solo in un cospicuo dispendio di risorse.  

Foto Antonio Di Nunzio - ARCHIVIO PNALM
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