(Sassalbo, 27 Feb 25) Presentato e partecipato online il primo forum conoscitivo sulla Riserva di Biosfera dell'Appennino tosco-emiliano. Si tratta di un questionario rivolto agli abitanti e portatori di interesse di Modena, Reggio, Parma, Lucca, Massa-Carrara e Luni che vuole raccogliere pareri, critiche e proposte per l'aggiornamento del nuovo piano d'azione della Riserva. La consultazione resterà aperta sino al 10 maggio. La presentazione nelle due Assemblee in presenza una in Toscana e una in Emilia attorno al 9 giugno decimo anniversario del primo riconoscimento.
"I forum sulla sostenibilità oggi dividono – ha osservato durante il suo intervento Fausto Giovanelli, coordinatore della Riserva di Biosfera -, ma il programma Mab Unesco è un invito al dialogo le persone e le comunità e alla condivisione delle soluzioni. Con questa consultazione pubblica utilizziamo il dialogo per completare questo patto. Ci aspettiamo nuove idee, proposte e suggerimenti per continuare a crescere".
"Così con il nascente Action Plan (2026-2035), vera banca di progetti, creiamo la Riserva di Biosfera dell'Appennino tosco-emiliano del futuro – ha aggiunto Giuseppe Vignali direttore del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano -. Quindi con un percorso più lungo di consultazione online creiamo un confronto e dibattito che avrà il suo esito nelle assemblee che faremo a giugno. I temi di discussione nel forum online riguardano la mission della Riserva di Biosfera dell'Appennino, la cooperazione, il ruolo del capitale umano e della conservazione, il marketing territoriale, le possibili strategie per il patto metro-montagna, il ruolo e le proposte per l'educazione, di giovani e donne, la ricerca".
FOCUS SUI SERVIZI ECOSISTEMICI
Nel dibattito seguito alla presentazione le diverse province hanno dialogato sulla Riserva di Biosfera nei diversi ambiti. "La nuova Mab è una opportunità per lo sviluppo sostenibile – ha affermato Luciana Serri, presidente Parchi Emilia Centrale -come ad esempio dimostrato dall'adesione alla Carta europea sostenibile attuata anche per i nostri territori al pari della piattaforma per i servizi ecosistemici per cui stiamo certificando le nostre foreste. La Riserva di Biosfera sta diventando patrimonio delle comunità".
Per Raffaella Mariani, vicepresidente del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano e presidente dell'Unione comuni della Garfagnana (LU) "Proprio le foreste con i loro diversi servizi ecosistemici vengono riconosciuti dalle comunità e all'interno della Riserva di Biosfera, un fatto oggi condiviso. Da qui il coinvolgimento anche del mondo dell'educazione e della ricerca migliorando le competenze"
TURISMO E AGROALIMENTARE
Analisi sul turismo col modello emergente dall'Appennino di Massa-Carrara: "Anche grazie alla Mab Unesco – ha detto Annalisa Folloni, presidente della Comunità di Parco e sindaco del comune di Filattiera (MS) - : oggi in Lunigiana si sta andando oltre i campanilismi. Abbiamo creato un nuovo ambito turistico che, dal 2019 ha anche una funzione associata turistica unitaria. Con 140 mila presenze, una media di 5 notti di pernottamenti, +50% di arrivi, +46% di pernottamenti, per 75% turisti che prediligono pernottare negli agriturismi. La Mab è stata una felice intuizione e si allarga in ottica di collaborazione su natura, attività all'aperto ed eventi sportivi che già usufruiscono del logo della Mab Appennino".
Per Agostino Maggiali, presidente Ente Parchi del Ducato: "La Mab Unesco è un investimento per migliorare e aiutare anche le nuove generazioni ad affrontare i temi della sostenibilità. Parma esprime l'Autority per la sicurezza agroalimentare, la rete agroalimentare dei musei del cibo, la Scuola internazionale della cucina, le grandi Dop e altri prodotti. Oggi possiamo coniugare la loro identità tradizionale all'innovazione proprio perché la Riserva di Biosfera rafforza il legame del produrre cibo col territorio, anche in termini reputazionali e di aspetti salutistici. Parma vuole essere presente in questo e percorso".
PATTO TRA CITTA E MONTAGNA
Per Carlotta Bonvicini, assessora alle politiche per il clima del Comune di Reggio Emilia: "Il comune capoluogo ha scelto convito di essere parte della Riserva di Biosfera. Infatti, la città e la montagna rappresentano un sistema integrato capace di creare un valore comune. Assieme possiamo affrontare le grandi tematiche del nostro tempo, tra cui il cambiamento climatico che ci impone di ripensare alle città e dove il dialogo con la montagna è essenziale. Ad esempio, le foreste dell'Appennino sono un alleato per migliorare la qualità dell'aria e contrastare il riscaldamento. Ma da questo discendonoanche idee di vivai diffusi, educazione alla biodiversità, progetti di mobilità sostenibile e riconoscimento dei servizi ecosistemici".
La compilazione dell'intero form avviato dalla Riserva di Biosfera dell'Appennino richiede circa 15-20 minuti: questo è il link https://forms.gle/2o2ayysVx8d75wGU6.