(La Maddalena, 31 Gen 24) Nell'ambito del Progetto Parchi per il Clima 2019 che prevede "La protezione e il ripristino dei sistemi dunali", corre obbligo precisare che - il progetto, dopo un lungo iter amministrativo - è stato validato e approvato da tutti gli Enti competenti.
I lavori non sono mai stati sospesi e ancora oggi proseguono con le modalità e le indicazioni riportate nel capitolato speciale d'appalto.
Non sono state usate né tanto meno è previsto l'uso di ruspe, ma è altresì previsto l'utilizzo di carriole, anche meccaniche, solamente per il trasporto del materiale estirpato esclusivamente a mano.
Per quanto riguarda l'eradicazione del Carpobrotus sp., impropriamente chiamato fiore di Garibaldi, si porta all'attenzione della comunità che abbia interesse a conoscerne le peculiarità, l'articolo seguente dal quale si evince l'importanza delle azioni di conservazione e tutela degli habitat che il Parco sta portando avanti.
Il fico degli Ottentotti è un genere di piante originarie del Sudafrica, introdotto negli orti botanici europei nel XVII secolo ma diffuso nel Bacino Mediterraneo come ornamentale a partire dagli inizi del '900. Le specie più comuni al di fuori del Sudafrica sono Carpobrotus acinaciformis e C. edulis.
Originariamente esse venivano distinte soprattutto in base al colore dei fiori, giallo in C. edulis e rosa porpora in C. acinaciformis.
L'elevata capacità riproduttiva e l'ampia adattabilità ecologica permettono a queste piante di diffondersi notevolmente e in modo rapido e formare estesi e densi popolamenti che tendono a sostituire ed escludere le specie preesistenti, sia per competizione diretta per la luce, l'acqua e lo spazio sia indirettamente, attraverso l'alterazione delle proprietà del suolo (Novoa et al. 2012). La presenza di Carpobrotus è in grado di diminuire la disponibilità idrica e aumentare la concentrazione di sali nel terreno. L'invasività è favorita anche dal trasporto di propaguli da parte di animali che se ne cibano, come ad esempio il ratto nero (Rattus rattus) e il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), per i quali in alcuni casi rappresenta una risorsa trofica importante.
Negli ambienti costieri mediterranei, ricchi di specie rare e/o endemiche e di habitat di interesse comunitario (tutelati dalla Direttiva Habitat), la presenza del fico degli Ottentotti costituisce un grave rischio per la conservazione di specie ed habitat rari e/o unici, e rappresenta quindi attualmente una grave minaccia alla biodiversità a scala non solo locale e regionale ma anche globale.
Per queste motivazioni sono tantissimi gli interventi di ricomposizione degli equilibri degli ecosistemi, soprattutto dunali, che sono stati eseguiti in tutta Italia e anche oltre per eradicare il Carpobrotus sp. e coadiuvare gli habitat naturali nella loro rinaturalizzazione.
Di seguito si riporta solo una piccola parte dell'ampia bibliografia scientifica esistente su questa tematica. In particolare, oltre alle pubblicazioni tecniche si evidenziano i numerosi progetti LIFE finanziati per l'eradicazione delle specie vegetali invasive e in particolare del Carpobrotus sp. :
La gestione delle specie invasive è demandata agli Enti competenti anche da specifiche normative europee (Direttiva habitat, recepita nel Piano di gestione del SIC/ZPS Arcipelago di La Maddalena, 2017 come intervento attivo IA03) e nazionali tra cui il DECRETO LEGISLATIVO 15 dicembre 2017, n. 230.