(Portoferraio, 01 Dic 21) Premesso che in passato sono state effettuate introduzioni di specie non autoctone anche in ambienti naturali e che il tema delle specie non autoctone è oggi cruciale anche per l'incidenza che queste hanno sugli equilibri ecosistemici, sulla biodiversità e sulle azioni di contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici;
il Regolamento europeo 1143/2014 e il conseguente Decreto Legislativo 230 del 2017 perseguono l'obiettivo di ricreare ambienti naturali ricchi di biodiversità originaria anche attraverso l'eradicazione di specie animali e vegetali considerate "aliene invasive" prevedendo, nel caso delle specie animali, l'opportunità di prendere in considerazione metodi non letali;
con la Legge 189/2004, il Codice penale punisce l'uccisione di animali "senza necessità" come quella operata quando ci sono alternative di vita per gli animali;
la presenza di animali non autoctoni considerati "alieni invasivi" è sempre stata causata da attività umane come quelle del commercio, della caccia, dell'allevamento;
il progetto Let's Go Giglio, finanziato dall'Unione Europea, nell'ambito del programma LIFE Ambiente sottoprogramma "Natura e Biodiversità", prevede azioni per la conservazione e il miglioramento della biodiversità dell'isola del Giglio e a favore del Discoglosso sardo, specie classificata come vulnerabile dalla lista rossa italiana dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura;
Considerato che
le azioni di abbattimento programmate nei confronti dei mufloni (che si stima interessare ancora un numero compreso tra i 40 e gli 80) hanno suscitato reazioni negative da parte del mondo animalista considerando che comunque 16 mufloni negli scorsi mesi erano già stati catturati e trasferiti in strutture recintate fuori dall'isola;
Rilevato che
il Decreto 19 gennaio 2015 del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare considera il muflone "specie non autoctona" all'isola del Giglio;
la presenza del muflone sull'isola viene considerata dal Parco come incompatibile con il successo delle azioni di conservazione e rinaturalizzazione;
non è perseguibile con il progetto Let's Go Giglio mantenere la presenza di mufloni sull'isola in aree recintate, essendo stata la fuga da recinti la prima causa della diffusione della specie al Giglio ma il confinamento in aree delimitate ed esterne all'isola è compatibile con le finalità del Regolamento europeo 1143/2014;
la specie muflone è considerata cacciabile al di fuori della Sardegna ai sensi della Legge 157/92;
Il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano si impegna a:
i) accogliere le offerte di disponibilità e a stabilire entro il termine di 30 giorni dalla sua istituzione le migliori destinazioni per gli animali che garantiscano il loro benessere;
ii) assicurare per quanto possibile il confinamento preventivo dei mufloni in area adatta ai bisogni degli animali e sicura per il periodo necessario alla realizzazione delle attività sopradescritte;
Le associazioni firmatarie si impegnano a:
Le parti s'impegnano inoltre a sviluppare per i territori del Parco nazionale, azioni d'informazione e sensibilizzazione sul tema delle specie non autoctone in relazione all'incidenza che queste hanno sulla tutela della biodiversità con particolare riguardo alle aree protette e per la tutela degli animali stessi.
Il presente Accordo è aperto alla firma di altre associazioni disponibili.
Giampiero Sammuri Gianluca Felicetti Donatella Bianchi
Presidente PNAT Presidente LAV Presidente WWF