La millenaria coltura della vite ha rappresentato per il territorio delle Cinque Terre un elemento capace di modificarne in profondità la fisionomia.
Nel passato infatti l'agricoltura, attività dominante nella zona, era rivolta soprattutto alla coltivazione della vite; limitatamente ad alcune zone si coltivavano olivi ed agrumi e, solo marginalmente, alcune porzioni di terreno erano destinate alle produzioni orticole. I tratti di terreno più alti erano coperti da boschi (come del resto ancora oggi), che fornivano frutti spontanei (soprattutto castagne), legname e foglie da interrare per fertilizzare il terreno coltivato a vigneto.