(Feltre, 21 Feb 11) Sopite le fiamme (e le polemiche) per i canadair che sarebbero stati utili se mai potessero arrivare in tempo sulle fiamme, l'incendio sul monte san Mauro nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è solo un brutto ricordo.
Ora al parco stiamo lavorando per far sì che dalla vicenda si esca ancor più pronti ed efficienti.
Il giudizio sull'operato delle forse dell'ordine, sugli operatori dell'antincendio, sui volontari, su Vigili del Fuoco, Servizi Forestali Regionali e Corpo Forestale dello Stato è altamente positivo.
Certo se avessimo un canadair più vicino ed operativo o se avessimo in dotazione un elicottero potente ed efficiente schierato a Belluno... dormiremmo sonni più tranquilli!
Pubblichiamo l'intervento di don Gigetto De Bortoli al centro culturale Piero Rossi a Belluno, venerdì 18 febbraio 2011 a ringraziamento dell'incendio spento.
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Benedizione delle squadre antincendio – Centro P. Rossi
Belluno, 18 febbraio 2011.
Nel nome del Padre…
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo…
"Laudato sii, mi Signore,
cun tucte le tue creature".
Gloria a te, Dio Padre e Signore dell'universo, perché ci ha preservato nei gravi pericoli dell'incendio di monte S. Mauro e hai protetto il Parco da altre distruzioni.
Benedetto sii tu, poiché possiamo ritrovarci tutti, sani e salvi nelle nostre vite umane, a pregare insieme per offrirti il nostro grazie.
Benedici, Padre, la nostra gratitudine di guardarci ancora negli occhi e di brindare alla vita.
Benedici, Padre, la nostra paura che ci rende vigili, attenti e scattanti nel pericolo; la paura, unm tuo dono, protegge la nostra vita.
Benedici, Padre, la nostra rabbia che ci dà energia contro l'ingiustizia della sofferenza inutile inferta alla terra, alle erbe, alle piante, agli animali; la rabbia ci dà la forza per difendere e promuovere ogni vita davanti alla morte.
Benedici, Padre, il nostro dolore e la nostra impotenza per tanta distruzione; il dolore ci spinge a essere sensibili e prenderci cura di ogni tipo di vita radicata nel Parco e nel mondo.
Benedici, Padre, il nostro piacere, quello di trovarci insieme a pregare perché, fatta salva la nostra vita, abbiamo la gioia di veder proclamare e risplendere nella terra ogni forma di vita.
Benedici, Padre, il nostro amore fraterno e solidale che ci ha uniti a combattere la morte e ha reso efficaci le nostre menti, i nostri cuori e le nostre mani. Solo l'amore solidale, in qualsiasi situazione, produce azioni di vita.
Benedici, Padre, la nostra volontà di riconciliazione e di pace verso chi ha prodotto tanti danni e pericoli; nel senso di giustizia per i colpevoli, fa che non coltiviamo sentimenti di vendetta, rancore e disgusto.
Benedici, Padre, la nostra compassione per la tenerezza dei germogli, la fragilità e furbizia dei cuccioli, la vitalità dei semi d'ogni erba, fiore e pianta.
Benedici, Padre, la nostra natura, in gran parte intatta: terra e aria, acqua e fuoco, caldo e freddo, pioggia sole e vento, gelo e neve, calore e tepore, perché abbiamo bisogno di tanti germogli, di tutta la bellezza rara dei nostri fiori montani, del pieno splendore dei boschi, di ogni varietà di animali piccoli e grandi.
Benedici, Padre, ogni nostro strumento d'intervento per acqua, per terra e per cielo perché, costruito con amore e cura, non ci tradisca mai nel momento dell'uso e del bisogno.
Benedici, Padre, la speranza instancabile che la vita vinca sulla morte e sulla stoltezza umana, che insedia spesso la nostra saggezza; fa, o Padre, che la stoltezza umana non riaccenda fuochi e altri motivi di disastro.
Benedici in particolare, o Padre, tutti noi qui presenti perché siamo persone di pace e non di afflizione, di gioia e non di tristezza, di forza e non di abbattimento.
Padre nostro, che sei nei cieli…
La benedizione di Dio, Padre Onnipotente, Figlio Salvatore, Spirito d'Amore, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen