(Feltre, 11 Mag 11) Si è riunito oggi a Feltre, presso la sede del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il nuovo consiglio Direttivo dell'Ente.
Nel corso della seduta è stato eletto il nuovo Vicepresidente, nella persona di Roger De Menech, che affiancherà il Presidente Benedetto Fiori.
Nel corso della stessa seduta è stata nominata anche la nuova Giunta esecutiva, che risulta composta da Gabriele Caldart (già Vicepresidente del Parco nel precedente mandato consiliare), di Orazio Da Rold e di Marina Trevisan.
Nel corso della seduta il Presidente, Benedetto Fiori, ha accolto il nuovo Consiglio illustrando il lavoro fatto nell'ultimo anno ed elencando gli impegni che attendono il nuovo Direttivo.
Si riporta di seguito il testo dell'intervento di saluto del Presidente Fiori.
"Buongiorno a tutti,
questo è un giorno importante per il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, che ritorna ad avere il proprio Consiglio Direttivo, ad oltre un anno dalla scadenza del mandato del precedente. Io, dopo un breve periodo da Commissario, sono stato nominato Presidente quasi un anno fa, alla fine di maggio 2010. Lavorare un anno da Presidente, senza il necessario supporto di un Consiglio Direttivo, non è stato semplice. Nonostante queste difficoltà il Parco, negli ultimi 15 mesi, non ha certamente fermato le proprie attività. Molti progetti avviati nel corso della precedente gestione sono stati conclusi e, soprattutto, si è cercato di gettare le basi per realizzare nuove attività.
Come sapete le disponibilità di bilancio degli Enti pubblici, inclusi gli Enti Parco, si sono notevolmente ridotte negli ultimi anni. Uno dei punti di forza di questo Ente è però, da sempre, la capacità di intercettare finanziamenti esterni, siano essi comunitari, regionali o privati, come nel caso dei progetti cofinanziati dalle Fondazioni bancarie.
Grazie a questa capacità progettuale interna è stato possibile, nel corso dell'ultimo anno, presentare diverse domande di finanziamento, che hanno avuto esito positivo e hanno permesso di avviare importanti progetti, sia di conservazione ambientale che di promozione e valorizzazione turistica dei nostri territori.
Tra i più significativi ricordo:
- il progetto per gli sfalci dei prati abbandonati, cofinanziato dalla Fondazione Cariverona;
- l'importante e articolato progetto di interpretazione naturalistica, che consentirà di rifare e arricchire tutta la segnaletica turistica del Parco: quella di accesso veicolare, così come quella didattica, distribuita lungo i principali accessi turistici del Parco e lungo le centinaia di chilometri di sentieri e di itinerari didattici che attraversano la nostra area protetta.
Questo progetto è cofinanziato sia dalla Fondazione Cariverona che dalla Regione del Veneto, attraverso il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013.
Grazie alla stessa fonte di finanziamento sarà possibile completare l'area turistica di Pian d'Avena e, nel prossimo biennio, realizzare un importante progetto di comunicazione che prevede, tra le altre cose, il rifacimento dei materiali promozionali del Parco, il mantenimento e l'arricchimento del nostro sito internet, che oggi è il più visitato tra tutti quelli dei parchi italiani, secondo solo, come numero di contatti, al grande portale di parks.it
Grazie ai fondi POR l'Ente Parco ha ottenuto finanziamenti per completare le strutture di Pian Falcina, e l'area camper di Candaten.
Quelli che ho citato sono solo alcuni esempi delle attività avviate o concluse negli ultimi15 mesi. Ho voluto elencarne brevemente una parte per sottolineare come la "macchina" del Parco non si sia fermata in questo lungo periodo.
Da oggi, l'insediamento del nuovo Consiglio Direttivo , non potrà che dare nuovo impulso alle attività dell'Ente. Le sfide che ci attendono sono molte, impegnative, ma anche stimolanti. Prima fra tutte l'approvazione del nuovo Piano del Parco, approvato nella sua prima stesura dal Consiglio uscente; questo approvazione di una prima bozza ha permesso di avviare un lungo processo di confronto con i residenti e le amministrazioni locali, realizzato nel 2010 attraverso incontri pubblici serali con la popolazione in tutti i Comuni del Parco.
Le osservazioni raccolte sono state tutte esaminate e utilizzate per integrare la prima stesura del Piano. Compito di questo nuovo Consiglio sarà quello di esaminare, valutare ed eventualmente rivedere i contenuti del nuovo "Master Plan": si tratta di una grande opportunità, perché questo documento definirà le linee di indirizzo e di attività dell'Ente Parco per il prossimo decennio.
Questo nuovo Consiglio direttivo eredita un Parco in buona salute, che in quasi 18 anni di attività ha saputo affermarsi non solo in Italia, ma anche all'estero, come esempio di buona gestione e di virtuoso abbinamento tra le esigenze di conservazione della natura che, non dimentichiamolo mai, rimangono la nostra prima ragione d'essere, e quelle della promozione socio-economica dei territori inclusi nel Parco o ad esso limitrofi.
Il nostro compito è quello di mantenere alti gli standard di qualità raggiunti dal Parco e di migliorarli ulteriormente.
In un periodo in cui le risorse finanziarie si fanno più limitate occorrerà essere ancora più bravi di un tempo, per far bene le cose spendendo pochi soldi.
In questo Consiglio ci sono membri che già hanno governato il Parco negli anni passati, assieme Consiglieri di prima nomina. Sono certo che l'esperienza dei primi e l'entusiasmo dei secondi ci consentiranno di affrontare al meglio le sfide che ci attendono.
Benvenuti a tutti e buon lavoro".