(Feltre, 11 Mag 17) Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e' conosciuto per la ricchezza della sua flora, nota ai botanici fin dal 1400. Nell'area protetta e nelle zone limitrofe vivono oltre 1700 specie di piante, quasi un terzo dell'intera flora italiana.
Per riconoscere le diverse specie si utilizzano le chiavi dicotomiche: uno strumento in genere appannaggio degli addetti ai lavori. Molti dei visitatori e frequentatori del Parco non sono degli esperti botanici, ma vorrebbero comunque dare un nome ai fiori che osservano durante le loro escursioni; per aiutarli nell'impresa sono stati creati due strumenti elettronici interattivi che consentono di identificare la flora.
Il primo e' una chiave digitale con la quale e' possibile riconoscere le piante grazie ad un sistema semplice, intuitivo ed interattivo, che utilizza icone e migliaia di immagini a colori delle piante. La chiave sara' disponibile e consultabile on line sul sito del Parco.
Il secondo strumento e' un'applicazione per smartphone. L'applicazione, una volta scaricata sul telefonino, puo' essere utilizzata anche in assenza di connessione di rete (caso frequente durante le escursioni in montagna).
Lunedi' 22 maggio, alle ore 18.00, presso il museo naturalistico Dolomiti Bellunesi, in piazza Piloni a Belluno, e' prevista la presentazione ufficiale, al pubblico e alla stampa, di questi nuovi strumenti, in occasione della giornata Europea dei Parchi.
Dopo i saluti introduttivi del Direttore del Parco, Antonio Andrich, sono previsti gli interventi del prof. Cesare Lasen, primo Presidente del Parco e noto geobotanico, e del prof. Pier Luigi Nimis, dell'Universita' di Trieste, che illustreranno i contenuti e le modalita' di funzionamento di questi strumenti.
Il portale web e l'applicazione sono stati realizzati dal Parco in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell'Universita' di Trieste, nell'ambito del progetto Dryades, branca italiana del piu' ampio progetto europeo "Key to Nature", e sono parte del progetto di "monitoraggio e conservazione della biodiversita' in ambiente alpino" finanziato dal Ministero dell'Ambiente.