(Feltre, 28 Feb 21) La Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS) è uno strumento, assimilabile ad un percorso di certificazione, per promuovere il turismo sostenibile nei parchi e nelle aree naturali protette, conciliando le esigenze di conservazione della natura con quelle dello sviluppo socioeconomico delle comunità locali.
Elemento centrale della CETS è la collaborazione tra tutte le parti (pubbliche e private) interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d'azione per lo sviluppo turistico.
La CETS è coordinata a livello europeo da EUROPARC Federation, che gestisce la procedura di conferimento della Carta e coordina la rete dei Parchi certificati. Attualmente oltre 100 aree protette, in 15 diversi Paesi europei, hanno ottenuto la Carta.
La CETS viene assegnata per un periodo di 5 anni; il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi l'ha ottenuta la prima volta nel 2015 e, nell'autunno 2019, ha avviato l'iter necessario per rinnovarla nel quinquennio 2020-2024.
Attraverso 9 incontri con oltre 50 operatori pubblici e privati è stato elaborato un piano di azione articolato in 55 progetti. Europarc ha effettuato una visita di verifica al Parco per conoscere le attività in corso ed i progetti che il Parco intende completare entro il 2024 e, a seguito dell'esito positivo di questa verifica, ha deciso di riassegnare la CETS al Parco.
A fianco del Parco sono impegnati nell'applicazione della CETS i Comuni di Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Pedavena, Santa Giustina, Sedico e l'Istituto Comprensivo di Feltre.
Molte sono anche le Associazioni e i Consorzi che sono parte attiva nella nuova CETS del Parco: le Associazioni Bellunesi nel Mondo, ISOIPSE, Casel de Vignui, Nuovo gruppo amici della Val Canzoi, Ondablu e Dognomitico; le Pro Loco di Longarone e Sedico, il Consorzio di tutela del Pom Prussian, il Comitato San Rocco Prapavei, il Cantiere della Provvidenza e l'Associazione Italiana Persone Down.
Schede azione sono state presentate anche dal Villaggio degli Alpinisti Val di Zoldo, dal CAI regionale del Veneto, dalle sezioni locali del CAI di Feltre, Belluno, Longarone, Oderzo, Agordo e Val di Zoldo e dall'Agesci del Veneto.
Gli operatori turistici sono rappresentati dal Consorzio Dolomiti Prealpi, dalla rete di operatori Valbelluna Green Net, dalle strutture turistiche che hanno ottenuto la CETS fase 2 e dagli alberghi diffusi di Faller e dei borghi della Schiara. Non mancano importanti realtà imprenditoriali locali come la Birreria di Pedavena, Unifarco e Lattebusche, ai quali si affiancano gli artigiani del circuito Carta Qualità, che da anni collaborano con il Parco per promuovere il territorio attraverso le loro produzioni.
Il rinnovo della CETS, ha commentato il Presidente del Parco, Ennio Vigne, è un traguardo importante e un riconoscimento internazionale dell'impegno profuso dal Parco e dai tanti operatori pubblici e privati che hanno deciso di collaborare con l'area protetta. In questo periodo così difficile per tutti gli operatori del comparto turistico il mio augurio è che la CETS possa essere uno strumento per aiutare la ripartenza, proponendo un modello di fruizione turistica che concilia le esigenze economiche con quelle della tutela ambientale, nella ricerca di un equilibrio non solo possibile ma anche, come ci insegnano le vicende di questi mesi, assolutamente indispensabile.