(Feltre, 27 Ott 21) L'erbario di Alessandro Francesco Sandi (1794-1849) e quello di Francesco Caldart sono di proprietà del Comune di Belluno che li ha affidati in custodia dal 2017 all'Ente Parco per garantirne un'adeguata conservazione presso il Museo Naturalistico Dolomiti Bellunesi, in Piazza Piloni a Belluno.
Dopo l'uscita del catalogo dell'Erbario Caldart, curato da Carlo Argenti nel 2018, proseguono le iniziative editoriali di valorizzazione delle collezioni botaniche ospitate nel Museo del Parco, con un secondo volume della collana "Quaderni del Museo Naturalistico Dolomiti Bellunesi" dedicato appunto all'Erbario Sandi, preziosa testimonianza dell'attività di esplorazione botanica in provincia di Belluno nella prima metà dell'Ottocento.
La stampa del volume è stata possibile grazie al sostegno di UNIFARCO nell'ambito della convenzione recentemente stipulata con l'Ente Parco, che prevede la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico locale anche attraverso studi e pubblicazioni scientifico divulgative.
Il lavoro degli autori, Carlo Argenti e Gianni Poloniato, attraverso la catalogazione, la ricerca biografica, l'indagine calligrafica e la revisione dei reperti d'erbario, ha meglio definito il contesto storico in cui prese forma, per la prima volta in provincia, una flora, ovvero un catalogo delle specie botaniche che si possono rinvenire nel territorio.
Questa nuova pubblicazione, oltre a rappresentare il catalogo completo della collezione, che elenca tutte le entità presenti e le annotazioni presenti sui cartellini, è completata da alcuni capitoli introduttivi che illustrano, con immagini e documenti, il contesto scientifico ai tempi di Sandi, le vicende biografiche e l'attività del botanico bellunese, gli studiosi e i raccoglitori con cui fu in contatto e le specie più significative presenti in erbario.
Lo studio dell'Erbario ha reso possibile una migliore comprensione del ruolo del medico e botanico Alessandro Francesco Sandi nell'esplorazione floristica della provincia.
La sua opera può finalmente uscire dall'oblio per essere apprezzata da un vasto pubblico.
Il volume sarà presentato al Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, a Seravella di Cesiomaggiore, venerdì 5 novembre alle ore 18.00.
Informazioni e prenotazioni: 0439.3328
Per l'ingresso alla sala sono richiesti green pass e mascherina