La fragola che si è diffusa in coltivazione nell'area delle Dolomiti Bellunesi, appartiene alla famiglia delle Rosacee e la specie base è la Fragaria vesca L.
Le piante coltivate sono selezioni di varie specie del genere fragaria e talvolta ibridi. Accanto a queste selezioni, alcune aziende locali propongono la fragolina di bosco, caratteristica varietà selezionata molto simile per gusto e profumo alle "vicine" fragole spontanee del sottobosco, con cui dividono il medesimo ambiente e clima. Proprio le caratteristiche montane dei siti di coltivazione (vicinanza a boschi e dunque zone ombreggiate e fresche) e la loro elevata naturalità, fanno si che la fragola della montagna bellunese presenti un buon livello qualitativo, facilmente riscontrabile dalle analisi sensoriali.
Nella formazione delle caratteristiche organolettiche (dolcezza, acidità, aroma, profumo) incide infatti molto il clima e le sue particolari condizioni quali le forti escursioni termiche giornaliere. Al di là delle varietà utilizzate, interessante appare anche l'alto livello qualitativo del colore delle polpa e la giusta consistenza della stessa. Predominante e tradizionale, è la coltivazione delle fragole rifiorenti, semiprecoci e con frutti di pezzatura media.