L'Alta Via n. 1 è una delle classiche grandi traversate dolomitiche. Ideata da Piero Rossi (uno dei padri fondatori del Parco Nazionale) nel 1969 parte dal lago di Braies e si conclude a Belluno. Si articola in 12 tappe, per 125 chilometri complessivi di lunghezza, che superano 7.300 metri di dislivello in salita e 8.400 in discesa. Il Parco è interessato dalle ultime 4 tappe, quelle in genere meno frequentate, che permettono però discoprire angoli delle Dolomiti ancora poco noti al grande pubblico. Disponendo di 4 giorni è possibile attraversare la parte orientale del Parco, da passo Duran a Belluno.
Tappa 1 da passo Duran al rifugio Pramperet
Lasciata la strada del passo Duran si imbocca il sentiero CAI 543, che sale nel bosco fino a forcella Dagarei (1.620m). Da qui si costeggia il versante occidentale del Castello di Moschesin fino a malga Moschesin. Superata la malga si sale a forcella Moschesin (dove si trovano i ruderi dell'omonimo forte) e si entra nel territorio del Parco Nazionale. Dal forte si scende sempre lungo il sentiero CAI 543 e, aggirate le Cime de le Balanzole, si arriva al rifugio Sommariva al Pramperet (1.857 m).
Tappa 2 dal rifugio Pramperet al rifugio Pian de Fontana
Lasciato il rifugio si imbocca il sentiero CAI 543 e si sale fino alla Portela del Piazedel (1.097 m). Attraverso uno spettacolare ambiente d'alta quota si raggiunge la forcella Van de Zità Sud (2.395). E' questo il punto più alto raggiungibile, nel Parco, con sentieri escursionistici. Da qui lo sguardo abbraccia gi splendidi circhi glaciali dei Van de Zità (de Entro e de Fora) separati dalla cima de Le Preson (le prigioni) che deve il nome al la presenza di cavità che ricorda delle celle. Il sentiero 543 attraverso il Van de Zità de Fora e scende al rifugio Pian de Fontana (1.632 m)
Tappa 3 dal rifugio Pian de Fontana al bivacco del Marmol
Dal rifugio si imbocca il sentiero CAI 514 fino all'innesto con il sentiero 520 che sale dalla Val dei Ross. Si prosegue lungo il sentiero 514 salendo fino a forcella La Varetta (1704 m), da qui s procede in direzione sud fino a bivio con il sentiero 518 che scende al rifugio Bianchet. Ci si mantiene sul sentiero 514, si supera il Casonet de Nerville e si sale verso l'omonima forcella, che si tralascia per raggiungere la forcella del Marmol (2.262 m). Dalla forcella scende un canalone ghiacciato, tanto invitante quanto pericoloso, che va assolutamente evitato, salendo a destra per roccette , si superano una cengia e alcuni camini e si giunge al bivio che indica la salita alla cima della Schiara. Dal bivio si scende al bivacco del Màrmol "Sandro Bocco" (2.266 m), dove si pernotta.
Tappa 4: dal bivacco del Marmol a Belluno
Dal bivacco del Marmol si scende lungo la ferrata intitolata a Piero Rossi (ex del Màrmol). Il percorso attrezzato si raccorda con quello della ferrata Zacchi, che si conclude a fianco della caratteristica formazione rocciosa del Porton, da dove si raggiunge il rifugio 7° alpini. La discesa dal bivacco al rifugio richiede circa 3 ore.
Dal rifugio 7° Alpini il sentiero CAI 501 scende la Valle dell'Ardo fino alla località di Case Bortot. Qui inizia la strada asfaltata che conduce a Bolzano Bellunese, da dove è possibile raggiungere Belluno con i mezzi pubblici, evitando così un ulteriore tratto .a piedi di circa 4 chilometri su strada asfaltata.