Siamo all'estremità nord-occidentale del Parco, fuori dalle foreste "storiche", ma in un contesto naturale di tutto rispetto, sia per la gradevolezza del paesaggio, sia per la presenza di una copertura forestale relativamente integra. E' l'Alta Valle del Tramazzo, il torrente che, formato da un ventaglio di fossi confluenti ai piedi del Colle omonimo, bagna Tredozio - principale abitato della valle - per poi scendere a Modigliana dove dà vita al fiume Marzeno (a rigor di definizioni geografiche anch'esso torrente) unendosi ai "cugini" Acerreta ed Ibola. Si tratta di una zona particolarmente adatta all'escursionismo "soft": per l'ottima rete di sentieri, per l'esposizione (nord) del versante che consente di muoversi anche in piena estate, per la possibilità di combinare diverse opzioni ottenendo anelli più o meno impegnativi.
Quello qui proposto ha tutti i pregi della medianità: lunghezza e dislivello sono contenuti ma non troppo, il percorso è facile pur stando tutto su veri sentieri (anche il tratto sommitale, su pista ghiaiata, volendo, è evitabile) ed il contorno ambientale, per quanto privo degli elementi floristici e faunistici peculiari del cuore del Parco, riserva numerose sorprese. Del resto i faggi "da meriggio" che circondano Fonte del Bepi, quello assolutamente monumentale di Valdanda (e anche quello di Ca' Cerreta, raggiungibile con una breve deviazione), stanno alla pari con i più famosi giganti del Parco.