Di escursioni a piedi, attorno a Campigna, ce ne sono molte, per tutti i gusti e tutte le esigenze. Questa possiede una serie di prerogative non comuni. Soprattutto consente di scoprire tutte le specie arboree della Foresta, anche quelle più rare e sporadiche. Si svolge infatti in un ambiente biologicamente ricco - il versante romagnolo, che essendo esposto a nord è anche il più fresco e umido - e in una fascia altitudinale che va dai quasi 1300 metri fino agli 800, fascia caratterizzata dal faggio ma che, soprattutto in basso, nella "sottozona calda", si arricchisce di molte altre componenti raggiungendo una sorta di culmine di biodiversità (è uno slogan di moda ma prima ancora è un concetto reale, importantissimo per la natura) per l'intero Appennino settentrionale. Sono evidenziate in neretto le specie arboree per dare un'idea di tutto ciò. L'itinerario è ad anello e morfologicamente mai uniforme perché scavalca una serie di valloni intervallati ad altrettanti crinali secondari che poi, dopo il "giro di boa" di Fonte del Raggio, riattraverseremo in senso contrario, più in basso.