L'antica casa di caccia dei Savoia era uno dei luoghi preferiti da Vittorio Emanuele per le sue battute di caccia; ora si è trasformata in casotto dei guardiaparco e struttura di appoggio per attività di ricerca nel Parco.
Circa 50 m prima dell'Hotel "A' l'Hostellerie du Paradis" una palina segnaletica segna l'avvio del percorso che attraversa i prati antistanti l'albergo per inoltrarsi all'interno di un magnifico bosco a tratti interrotto da radure e terrazzamenti. Il sentiero, che sale gradatamente con tornanti, permette di volta in volta di avere vedute con angolazioni diverse della vallata sottostante, quando lo sguardo riesce a penetrare tra i rami intrecciati dei larici privi degli aghi per la stagione invernale.
Si incontrano i ruderi del l'alpe Rondzegou, e più in alto si vedono, in una conca sottostante, gli alpeggi di Carré e la Rujaz, testimonianza della storica economia di queste vallate alpine basata sull'allevamento bovino e sull'utilizzazione dei pascoli di quote diverse seguendo in altitudine le variazioni stagionali come tutt'ora fanno gli animali selvatici.
Il percorso taglia i prati sovrastanti gli alpeggi - qui bisognerà prestare attenzione in caso di neve non ben assestata-prima di raggiungere il bosco di larici e cembri che accompagna sino all'ingresso della magnifica conca che ospita il casotto dei guardiaparco.
Sarà possibile incontrare una serie di animali che vivono nei boschi d'inverno e non rimangono inattivi, quali i camosci, gli scoiattoli, i picchi, le cince e vari uccelli particolari, quali pettirossi e i crocieri, aiutati dall'assenza delle foglie sugli alberi.
La discesa può essere compiuta seguendo l'itinerario di salita o scendendo verso l'alpe la Ruya e di qui alla frazione di Creton.
Da non perdere:
- Centro visitatori PNGP e museo etnografico di Degioz
- La biblioteca "Maison de la montagne"
- Esempi ben conservati della tipica architettura valdostana a Creton
- Antica segheria ad acqua di Maisonnasse