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Parco Nazionale della Majella |
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Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale della MajellaAnno 1 - Numero 3 - Luglio-Settembre 2000 |
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di Nicola Cimini - Direttore del ParcoGli avvenimenti che hanno "infuocato" l'estate del duemila nel Parco Nazionale della Majella meritano una riflessione ponderata. |
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Un Consiglio Direttivo sensibile, preparato ed operoso, un Collegio dei Revisori dei Conti scrupoloso nel controllare ma prodigo nel consigliare, una Comunità del Parco propositiva e collaborativa, una Direzione - e Collaboratori - sicuramente valida e fortemente motivata, un Ministero e un Ministro dell'Ambiente sempre pronto a sostenere la politica dei Parchi: sono questi i fattori fondamentali che hanno consentito anzitutto al Parco di varare e attuare programmi mirati ed ambiziosi che hanno già generato i primi cospicui frutti che per brevità vengono sintetizzati nell'essenziale:
- è stata realizzata l'organizzazione territoriale del Parco dotando l'Ente di uffici, a Guardiagrele, Campo di Giove e San Valentino e si sta lavorando per il recupero di parte della Badia Morronese a Sulmona; - sono stati organizzati i centri di visita, uffici di informazione, aree turistiche attrezzate nei principali Comuni del Parco; - é stata realizzata la segnaletica normativa e indicativa sul perimetro del Parco, all'interno del Parco e sulle principali strade di accesso, compresa la rete autostradale, e si sta lavorando per l'arredo della sentieristica; - sono stati appaltati in collaborazione con i Comuni, oltre 30 mld. di opere, di restauro, disinquinamento ed arredo del territorio del Parco che hanno generato occupazione temporanea per circa 400 unità e stabile per oltre 70; - sono state portate a termine tutte le procedure concorsuali nazionali (con la partecipazione di oltre 4.700 candidati) per la copertura della pianta organica: 26 posti di lavoro a tempo indeterminato; - da oltre tre anni è operativo il progetto L.S.U. che coinvolge 56 lavoratori a tempo pieno e si sta lavorando per la loro stabilizzazione che deve avvenire entro l'anno; - sono stati incentivati i contratti di collaborazione con le cooperative locali per la gestione di musei, centri di visita e informativi, visite guidate che vedono coinvolti oltre 50 giovani appartenenti alle diverse cooperative del Parco; - sono stati realizzati e approvati sin dal 17 maggio del 1999 il Piano e il Regolamento del Parco (primo Parco in Italia, fra quelli complessi e di grandi dimensioni ad aver raggiunto tale obiettivo). Il Piano è stato accompagnato da intese con la Regione Abruzzo sui bacini sciistici di Passolanciano - Majelletta e di Campo di Giove - Guado di Coccia, con i Comuni di Serramonacesca, Pretoro, Lettomanoppello, Rapino, Gamberale, Civitella M. R., Manoppello, sui Piani Regolatori Comunali ed ha riportato il parere favorevole della Comunità del Parco; - é stato dato avvio alla redazione del Piano di Sviluppo Socio - Economico; - sono stati concessi contributi a cittadini del Parco per l'incentivazione delle attività agricole, artigianali e per il recupero a fini turistici degli edifici di interesse storico; - nell'ambito del sistema informativo di montagna si sta completando la messa in rete di tutti i Comuni del Parco, preludio allo sportello informativo unico; - sono state assunte in gestione dai Comuni del Parco foreste per oltre 10.000 ha; - sono state accellerate le procedure per la liquidazione degli indennizzi e per il rilascio del nulla osta che avvengono nel termine massimo di 45 giorni; - è stata organizzata la Rete dei Servizi e Prodotti del Parco che collegata all'uso del Marchio del Parco e ad una specifica "Majella Card" potrà costituire un volano formidabile per la promozione delle economie compatibili legate ai valori del Parco ed un pilastro delle politiche di autofinanziamento. Forse non è abbastanza, soprattutto per quanti nei Parchi, e sono tanti - avevano visto anzitutto una soluzione agli atavici problemi di lavoro. Sicuramente poteva essere fatto di più e meglio. L'impegno del Parco, per il futuro, è in questa direzione.
Giuseppe Di Croce |