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Parco Nazionale della Majella |
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Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale della MajellaAnno 1 - Numero 3 - Luglio-Settembre 2000 |
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di Giuseppe dionisio - Presidente della Comunità del Parco
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Questi avvenimenti meritano non solo una attenzione distratta, come di solito avviene, ma devono essere incoraggiati nelle loro forme più genuine in quanto assumono una funzione insostituibile nella valorizzazione del territorio nelle sue accezioni ampie e nell'accrescimento delle microeconomie zonali. La ricerca assidua che viene fatta dei "loghi" dei parchi a sostegno di queste manifestazioni, sono, d'altronde, il riconoscimento di un ruolo importante e della funzione trainante delle aree protette nell'immaginario collettivo, una sorta di presa di coscienza con l'identificarsi in un campanile più vasto che non ha, di converso, le accezioni deleterie che sinora hanno contraddistinto una ricerca pervicace e perlopiù dannosa di autonomie negative. Ai dirigenti degli Enti Parco ed ai consigli delle comunità resta la capacità di guidare queste iniziative, non tutte convincenti ancora per la verità, inserendo le più significative in un calendario abruzzese, con il concorso della Regione, da poter offrire ai nostri tour operator. | |
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Appare evidente, quindi, il ruolo positivo riconosciuto ai parchi come volano economico per una più rapida valorizzazione delle risorse del territorio. Le popolazioni locali hanno, cioè acquisito coscienza del ruolo forte delle aree naturali protette. Certamente ancora molto cammino rimane da percorrere perché vengano pienamente comprese e indirizzate nei giusti canali tutte le potenzialità, ancora latenti in gran parte, ma, alla fine di questa stagione, tracciando un primo consuntivo, ci sembra di poter essere ragionevolmente ottimisti sul futuro che ci attende. Sono convinto che la sfida vera verrà in seguito, quando dovremo migliorare e affinare le nostre capacità imprenditoriali, offrendo una più diffusa ricettività, la nostra ricchezza museale, una natura incontaminata e, nel contempo, vivibile, in concorrenza, in un mercato agguerrito, con imprenditori e amministratori abili, preparati già a queste sfide, di aree in avanzato grado di sviluppo turistico. Una certezza, però, l'abbiamo, confermataci anche dall'esito lusinghiero di questa stagione trascorsa: le presenze numerose registrate nella nostra area sono venute perché attratte e incuriosite dalla originalità della nostra gente, della nostra storia e dall'integrità del territorio. L'offerta di questi "prodotti", da fare congiuntamente ad altri parchi abruzzesi, integrandola con il bene mare è la carta da giocare per fare dell'Abruzzo una delle mete turistiche appetite nel nuovo secolo. |