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La riunione del Comitato Scientifico del Parco tenuta alla fine di ottobre è stata l'occasione per fare il punto sullo stato della ricerca scientifica sviluppata dall'Ente sulla conoscenza della biodiversità presente nel territorio del Parco in questi anni di attività.
Il risultato si può ritenere più che soddisfacente; risultano, infatti, concluse 4 ricerche:
- Gli uccelli nidificanti nelle faggete del Parco Nazionale della Majella con particolare riguardo al Picchio dorso bianco, al Picchio rosso mezzano ed alle specie forestali più esigenti.
- Analisi sullo stato di conservazione delle popolazioni di Lanario e di altre specie rupicole di particolare interesse faunistico (Gracchio corallino, Gracchio alpino e Aquila reale).
- Cattura ed inanellamento di passeriformi all'interno della mugheta a Feudo d'Ugni e indicazioni gestionali sulla tutela delle specie più caratteristiche o rare.
- Erosione genetica in Cypripedium calceolus (Scarpetta di Venere) nel Parco Nazionale della Majella.
E' ormai alla fase finale la ricerca sulla lontra, per la quale resta da valutare la fattibilità della reintroduzione sperimentale.
Mentre, sono tuttora in corso le seguenti ricerche su:
- Cattura ed inanellamento di passeriformi all'interno della mugheta (ricerca riavviata)
- Stima della popolazione della Vipera Ursinii
- Cinghiale
- Capriolo e Cervo
- Stima della popolazione di due specie di roditori: Apodemus flavicollis e Clethrionomys glareolus
- restocking di Gufo Reale e monitoraggio dei siti di nidificazione dell'Astore
- Erpetofauna del Parco Nazionale della Majella
- Chirotteri cavernicoli e arboricoli
- Presenza della Lince europea
- Camoscio d'Abruzzo.
A queste ricerche sono da sommare quelle finanziate e/o gestite da altri Enti e Associazioni, anche nell'ambito di progetti LIFE Natura della Comunità Europea, come nel caso di orso, lupo, presenza, stima e distribuzione del Gatto selvatico, randagismo canino e i censimenti realizzati periodicamente e direttamente dall'Ufficio Valori Naturali ed Ambientali dell'Ente Parco con l'ausilio di volontari e di personale del CTA del Parco, su: cinghiale, capriolo, cervo al bramito, camoscio.
In margine a quest'ultima attività è stata costituita una banca dati informatizzata dei volontari e acquisita una dotazione adeguata di cannocchiali, binocoli, bussole, racchette da neve, ecc.
Resta da aggiungere che in ottobre è stato anche presentato alla Comunità Europea un progetto LIFE Natura sulla: "gestione degli habitat prioritari delle zone culminali della Majella e loro fauna di pregio", con particolare riferimento al camoscio d'Abruzzo e alla vipera dell'Orsini. |