Parco Nazionale dei Monti Sibillini

(Visso, 20 Apr 12) La fauna del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si è arricchita di una nuova specie: per la prima volta, infatti, è stata in questi giorni accertata e documentata la presenza di una coppia di Corvi imperiali, intenti nelle loro attività di nidificazione e cova. L'importante evento è stato scoperto in un'area rupestre del settore occidentale del Parco, da Massimo Dell'Orso, collaboratore del Parco, e successivamente confermato anche da altri faunisti del Parco. Il Corvo imperiale, che con una apertura alare che può raggiungere il metro e mezzo è il corvide più grande del mondo, si estinse da gran parte dell'Appennino centro-settentrionale in tempi imprecisati, probabilmente a causa della lotta, condotta fino alla prima metà del XX secolo, anche per mezzo di bocconi avvelenati, contro le specie un tempo ingiustamente definite "nocive". Si tratta in realtà di una specie molto utile in quanto, nutrendosi prevalentemente di carogne, svolge nell'ecosistema, al pari degli avvoltoi, il ruolo di "spazzino", contribuendo anche a prevenire la diffusione di epidemie. Il Corvo imperiale si è diffuso nuovamente nell'Appennino Abruzzese a partire dalla metà degli anni '90, a seguito di un intervento di reintroduzione realizzato dal CFS nel gruppo del M. Velino mentre nell'Appennino umbro-marchigiano la sua presenza era stata segnalata da Magrini nel 2007, in un sito della media Valnerina. Per quanto riguarda le Marche, invece, la segnalazione di questi giorni costituisce la prima notizia ufficiale di riproduzione del maestoso corvide. "Salutiamo con gioia il ritorno del Corvo imperiale", ha dichiarato Franco Perco, direttore del Parco ,"quale nuovo testimone del difficile cammino verso la ritrovata naturalità".