(Marsiconuovo, 24 Mar 17) L'ultima seduta del Consiglio Direttivo del Parco dell'Appennino Lucano, ha deliberato fra gli altri punti, sulla procedura di VIA relativa all'istanza di ricerca di idrocarburi di Shell Italia nei siti "La Cerasa", "Pignola" e "Monte Cavallo", per la quale è stato preso atto delle osservazioni fatte dall'ufficio competente che esprimono la inammissibilità delle ricerche nelle aree interessate.
Questo perché, è stato spiegato, tali siti ricadono in parte in area Parco, e la ricchezza di biodiversità che li caratterizza impedisce lo sfruttamento di un eventuale giacimento anche qualora esso dovesse ricadere in zone contigue all'area protetta.
Per quanto concerne la fruizione del Parco in termini sportivi il Direttivo ha approvato il disciplinare di volo libero con parapendio e deltaplano, velivoli che come si sa sono privi di motore. Il disciplinare riguarda le aree SIC "Monte Volturino" e "Madonna di Viggiano", mete ambite di turismo naturalistico e sportivo per l'alto valore ambientale e la straordinaria bellezza del paesaggio che lo caratterizza. Il testo, che regola le modalità del sorvolo dell'area e i requisiti di coloro che intendono praticarvi questo tipo di attività sportiva, va ad aggiungersi all'altro disciplinare che regola l'attività sportiva sul lago del Pertusillo e che ha lo scopo di favorire l'utilizzo a fini sportivo dell'invaso.
La seduta del Consiglio Direttivo ha proceduto anche ad un primo esame del Rapporto Ambientale Preliminare propedeutico alla VAS del Piano del Parco, che è in via di redazione. Il documento oggetto dell'esame da parte dei consiglieri ha lo scopo di evidenziare gli impatti ambientali che potrebbero derivare dall'attuazione del Piano, per garantire un livello di salvaguardia elevato e permettere eventuali integrazioni e considerazioni di merito relative all'adozione di piani e programmi. In tal modo si intende dotare il territorio di uno strumento di pianificazione che assicuri coerenza e sostenibilità ambientale alle scelte future, e che possa potenziare la vocazione naturalistica di questi territori, autentiche riserve di biodiversità che necessitano di più incisivi interventi di regolamentazione territoriale che vadano nella direzione della salvaguardia e della fruizione sostenibile del capitale verde.