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Parco Nazionale della Val Grande |
Atti del Convegno | |
Wilderness e turismo integrato - Opportunità o conflittualità? |
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Esperienza di un Parco franceseLa missione fondamentale di un Parco Nazionale è la conservazione della fauna, della flora, del suolo, del sottosuolo, dellatmosfera e, in generale, dellambiente naturale. La legge (francese) precisa che conviene preservare tale ambiente contro ogni effetto di degrado naturale e di impedire ogni intervento artificiale suscettibile di alterarne laspetto, il contenuto e levoluzione. In tale concetto legislativo la posizione del Parco Nazionale Ecrins (creato nel 1973) nei confronti del turismo si riassume come segue:
Il P.N. Ecrins è il più grande dei sette Parchi Nazionali francesi: 92.000 ettari nella zona centrale, per complessivi 270.000 ettari con lintera zona periferica. La zona centrale copre un massiccio alpino alla congiunzione delle alpi del Nord e delle Alpi del Sud dinfluenza mediterranea. Con una gamma di altitudine fra 800 e 4.100 m. s.l.m.; tale massiccio è costituito da 17.000 ha di ghiacciaio e da 70.000 ha di zona dalpeggio e di roccia. Il bosco è poco rappresentato (3.500 ha). Unitamente alla zona periferica, tale territorio di 2.700 Kmq comprende 61 comuni su due dipartimenti che sono lHautes Alpes e lIsère. Ha una popolazione di 31.000 abitanti in leggera crescita negli ultimi 20 anni. Lattività economica è costituita dallagricoltura e dal turismo. Ecco alcuni dati riguardanti il turismo:
La politica dellaccoglienza del Parco tende a favorire la sensibilità e il gusto per la natura e a rinforzare unidentità specifica promuovendo unimmagine forte e facilmente riconoscibile e cioè: su scala nazionale, con la diffusione del Logo del Parco, occorre una comunicazione globale diretta ai media (riviste di vacanza o di montagna). La priorità attuale è quella di segnalare la presenza del Parco in modo più ampio possibile con pannelli direzionali e pannelli di appartenenza al Parco allentrata dei 61 Comuni interessati. I villaggi delle vallate daccesso al Parco sono i luoghi privilegiati per laccoglienza e le informazioni ai visitatori. Il Parco gestisce 20 centri dinformazione, fra cui 7 case del Parco aperte tutto lanno. Tale rete accogli 350.000 persone ed offre documentazione, prodotti in vendita, unitamente alle animazioni costituite da spettacoli audiovisivi, mostre, conferenze. Lazione pedagogica raggiunge 30.000 scolari ogni anno, ivi compresi 4.000 residenti sul territorio del Parco. Oltre alle animazioni permanenti, il Parco sviluppa altre azioni fra cui loperazione Arte e Natura che da 5 anni riunisce artisti internazionali, autori di 150 opere che saranno esposte nel 1997. Premesso che la scoperta del Parco deve essere fatta esclusivamente a piedi, secondo le disposizioni regolamentari, è possibile che nella zona centrale si sviluppino alcune pratiche sportive tra cui i sorvoli in parapendio o deltaplano. Ciò ha già provocato qualche disturbo alla fauna, per cui conviene vigilare su tale impatto in funzione delle zone e delle stagioni. Dopo 23 anni di attività, le esperienze maturate nel Parco propongono alcune prospettive che in base alle sensazioni, alla scoperta della natura, alla dinamica del territorio, alla sua cultura e al paesaggio, ci riconducono alle nozioni delleco-turismo. E invece necessario inventare nuove forme di valorizzazione del patrimonio, con la ricerca e la valorizzazione dei prodotti e dei servizi, o per realizzare comunicazioni appropriate che rendano il visitatore attore, responsabile e complice nella strategia di conservazione della biodiversità in armonia con uno sviluppo duraturo. La recente creazione del coordinamento fra gli spazi alpini protetti è una buona opportunità di scambio di esperienze. Sullarco alpino ci sono 12 parchi nazionali, 40 parchi naturali, 230 riserve naturali che rappresentano altrettanti territori sui quali viene ricercata la migliore complementarità fra la conservazione della biodiversità e lattività turistica. Oggi il Parco Nazionale della Val Grande, con la Regione Piemonte, offre loccasione di confrontare idee e esperienze. Perciò auguro che Voi possiate proseguire con successo nelle vostre iniziative e spero che questo lavoro possa essere comunicato a tutti i paesi del massiccio alpino. Philippe Maigne - Direttore del Parco Nazionale Les Ecrins |
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