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Parco Regionale di Porto Conte

 

Determinata una nuova specie di ragno all'interno del Parco di Porto Conte si chiama Amblyocarenum nuragicus

(Alghero, 27 Ott 14) Due ricercatori e appassionati fotografi naturalisti determinano una nuova specie di ragno all´interno del Parco di Porto Conte. Un ulteriore testimonianza dell´alto patrimonio di biodiversità presente nella prima area protetta regionale istituita in Sardegna. Si chiama Amblyocarenum nuragicus la nuova specie di ragno determinata e presente all´interno del Parco Naturale Regionale di Porto Conte.

L'interessante scoperta è stata fatta dal fotografo e naturalista Marco Colombo in collaborazione con il ricercatore universitario e fotografo naturalista Bruno Manunza. Indispensabile inoltre la consulenza nella comparazione morfologica con altre specie compiuta da Arthur Decae del Museo di Storia Naturale di Rotterdam. L'appellativo tassonomico "nuragicus" è stato voluto dagli scopritori in omaggio alla civiltà nuragica, che ha lasciato tracce archeologiche in tutta l'isola. "Non è stato importato in Sardegna, non arriva da Paesi lontani, ma è sempre stato lì - commenta il naturalista scopritore Marco Colombo - solo che nessuno ci aveva mai fatto caso. Eppure è un ragno di dimensioni non indifferenti con un corpo lungo fino a 25 millimetri". La scoperta per la verità risale a circa sette anni fa, ma la necessità di accurate indagini e verifiche su altre specie simili conservate in musei di mezza Europa ha richiesto più tempo del previsto. Ora però c'è la certezza che si tratta di una specie endemica della Sardegna (almeno allo stato attuale delle conoscenze), comune nel Parco di Porto Conte ma anche in altre aree dell'isola. "E' un animale dalle abitudini piuttosto particolari- spiegano Colombo e Manunza - seppur già note per altre specie simili: scava un cunicolo nel suolo e ne chiude l'ingresso con un opercolo di terra e tela (da cui il nome generico di ´ragni botola´), per proteggersi dalla disidratazione e dai predatori. Durante la notte poi attende sotto all'opercolo il passaggio delle prede, piccoli invertebrati, che cattura con un agguato fulmineo. Arrivati all'età adulta i maschi, invece, abbandonano la propria tana e vagano alla ricerca delle femmine per l'accoppiamento."

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foto dello scopritore della nuova specie: Marco Colombo
foto dello scopritore della nuova specie: Marco Colombo
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