(Alghero, 02 Nov 15) Perché sparai alla mia amante: un progetto di educazione all´ambiente, al rispetto delle donne e alla legalità. Il Parco naturale regionale di Porto Conte con il suo centro di educazione ambientale al lavoro con le scuole per far riflettere le nuove generazioni partendo dal vissuto dei detenuti transitati nell´ex colonia di Tramariglio oggi sede del Parco su dibattuti temi della legalità e della violenza sulle donne.
E´ in corso da qualche settimana con il coinvolgimento di alcune scuole superiori di Sassari, Porto Torres ed Alghero un progetto di educazione all´ambiente, al rispetto delle donne e alla legalità promosso dal centro di educazione ambientale del Parco di Porto Conte che prende forma facendo rivivere la storia di un detenuto della colonia penale di Tramariglio (oggi sede del Parco), uno stalker di 80 anni fa che tentò di uccidere una ragazza di cui si era invaghito. Un progetto che ha consentito la pubblicazione di questa storia vera contenuta oggi in un volume dal titolo ´Detenuto matricola n. 555: Perché sparai alla mia amante´, edito da Carlo Delfino, curato da Vittorio Gazale e Antonello Serra. Un volume di 190 pagine inserito nella collana I quaderni del Parco di Porto Conte con l´introduzione del penalista e attuale consigliere di amministrazione del Parco Edoardo Morette. Il lavoro rappresenta una tessera preziosa del lavoro di recupero dell´archivio della Colonia Penale di Tramariglio. Un´imponente attività di ricerca di documenti, fascicoli e articoli delle cronache del tempo svolta da alcuni detenuti in articolo 21 delle Case Circondariali di Sassari e Alghero con l´aiuto e la consulenza dei tecnici degli Archivi di Stato e del Provveditorato Regionale.