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Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola

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Manutenzione della rete escursionistica

Il CAI di Faenza e il ripristino dei tratti danneggiati dall’alluvione

(30 Mag 24) L'anno 2023 sarà ricordato in Romagna come quello della grande alluvione che, oltre all'esondazione dei fiumi, ha causato, soprattutto nella media collina, migliaia di frane che hanno apportato gravissimi danni al territorio modificandone la conformazione.

A fine maggio, subito dopo gli interventi di emergenza, ci si è resi conto che in alcune zone era necessario ricostruire l'intera rete sentieristica, inoltre, che i danni provocati alla rete viaria avrebbero reso difficoltosa la frequentazione del territorio. Questa situazione è stata rilevata anche nel Parco della Vena del Gesso Romagnola e in tutta la viabilità che lo collega con le principali direttrici.

Il CAI Nazionale e quello Regionale, dopo le visite effettuate dai rispettivi Presidenti che non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza, hanno messo a disposizione tecnologia e risorse per poter effettuare le necessarie verifiche ai fini di valutare l'entità dei danni e definire le azioni da intraprendere nel complesso di tutta la rete sentieristica di competenza della Sezione CAI Faenza: rete che va dalla zona del Rifugio Ca' Carnè di Brisighella ai sentieri di San Benedetto in Alpe, dalle prime colline ai crinali che arrivano in territorio toscano. Organizzati in varie squadre la rete dei sentieri è stata ispezionata e mappata, rilevando i punti critici prima di avviare un lungo e faticoso lavoro di ripristino dei tratti danneggiati.

Ad oggi, la quasi totalità della rete escursionistica che fa capo al CAI Faenza, con varianti, gradinamenti e "rattoppi" è stata recuperata almeno per il transito pedonale, che ora però richiede una maggiore attenzione rispetto al passato. È stato, ed è tuttora, un lavoro molto intenso nel quale, fortunatamente, si sono impegnate anche altre Associazioni che frequentano il Parco. Purtroppo, però, per i nostri territori e soprattutto per chi ci vive, quella di maggio rimane una ferita aperta e ci vorranno ancora molto tempo e risorse per poterla sanare.

Questa situazione drammatica ha comunque messo in evidenza la solidarietà dei tanti che hanno dato una mano, hanno contribuito a raccolte fondi, organizzato eventi e ogni altra iniziativa volta a tenere accesi i riflettori su questa parte della Romagna.

Emma Ponzi, Presidente CAI Faenza

Interventi di manutenzione - Ph. CAI Faenza
Interventi di manutenzione - Ph. CAI Faenza
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