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Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola

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In corso i monitoraggi di controllo del progetto LIFE 4Oak Forests

I pipistrelli forestali nel Parco

(05 Giu 24) Nell'ambito del progetto LIFE 4Oak Forests sono cominciati in questi giorni i monitoraggi di controllo dedicati ai pipistrelli forestali, a seguito delle azioni di conservazione realizzate nei boschi del territorio del Parco. I monitoraggi si svolgono nelle aree di progetto Life Monte Mauro e Carnè-Rontana.

I pipistrelli forestali usano generalmente come luogo di rifugio fessure, spaccature, cavità di marcescenza e scavi di altri animali, alcuni  poi preferiscono anche i lembi distaccati della corteccia degli alberi. Le azioni forestali di conservazione del progetto LIFE 4Oak Forests realizzate in questi anni, hanno proprio come scopo quello di aumentare la biodiversità dei boschi di Roverella e accelerare l'evoluzione della foresta verso un bosco naturale. Uno degli interventi forestali eseguiti è stato quello di creare microhabitat generando così legno morto, sia a terra che in piedi. Infatti  tramite scortecciature, cercinature e abbattimenti di piante ad 1,30 m circa di altezza è stata aumentata la presenza di cavità, fessure e scollamenti: importanti microhabitat sia per i pipistrelli, ma anche per i picchi, piccoli roditori, insetti e altri organismi.

Le specie di chirotteri che nel Parco frequentano i rifugi arborei sono numerose. Fra di esse vi sono ad esempio la nottola di Leisler (Nyctalus leisleri) e la nottola comune (Nyctalus noctula), che in presenza di alberi con caratteristiche idonee possono anche svolgere la fase d'ibernazione in bosco. Per le specie che invece utilizzano significativamente le cavità sotterranee per l'ibernazione, come il barbastello (Barbastella barbastellus), i rifugi arborei rappresentano la scelta di gran lunga preferenziale durante il resto dell'anno.

La tutela degli alberi-rifugio e le azioni volte ad aumentare il loro numero sono quindi di grande importanza per la conservazione dei pipistrelli. Per varie ragioni (funzione antipredatoria, esigenze microclimatiche, competizione con altri animali che usano le cavità arboree, disponibilità di certi spazi solo per brevi periodi, ecc.), i pipistrelli arboricoli cambiano frequentemente il loro rifugio, arrivando in certi casi a farlo anche giornalmente durante l'estate.

Per quanto riguarda l'alimentazione poi, alcune specie cacciano direttamente in bosco: il vespertilio di Natterer (Myotis nattereri) ad esempio, a cui abbiamo dedicato la copertina del terzo numero della Rivista Cristalli, raccoglie spesso le prede, come ragni e farfalle, mentre sono posate sulla vegetazione; il barbastello e il rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros) invece catturano piccole falene e ditteri volando negli spazi aerei liberi fra gli strati vegetazionali. Altri chirotteri sfruttano le prede offerte dalla foresta cacciando negli spazi aerei sopra la volta arborea, come fa la nottola di Leisler, o, come il rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), lungo i margini forestali e le radure.

I monitoraggi, realizzati con bat detector - ovvero rilevatori di ultrasuoni emessi dai pipistrelli - si concluderanno a ottobre 2024 e l'elaborazione dei dati sarà disponibile nei primi mesi del 2025.

Maggiori informazioni sul progtto LIFE 4Oak Forests https://it.life4oakforests.eu

Fonte testi: www.centroregionalechirotteri.org/forest.php

Nottola comune (Nyctalus noctula) - Foto: Francesco Grazioli
Nottola comune (Nyctalus noctula) - Foto: Francesco Grazioli
Monitoraggio nel Parco
Monitoraggio nel Parco
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