Casa Corchia - 43042 Berceto (PR)
Tel. 0525/629027
web: www.museojasoni.it
Il Museo Martino Jasoni nasce nel corso del 2007 dalla volontà dell'Amministrazione Comunale di Berceto e della famiglia Giampietro Jasoni di valorizzare l'opera e la vicenda umana di Martino Jasoni
Il progetto museale, realizzato grazie all'importante contributo della Provincia di Parma, dell'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e di Gal Soprip (fondi programma comunitario Leader +), si propone di promuovere l'assunzione del patrimonio artistico e dell'esperienza di vita di Martino Jasoni quali occasioni per stimolare una riflessione fra esperienza d'arte, esperienza esistenziale e tematiche dell'emigrazione.
Situata in uno dei più suggestivi borghi dell'Appennino Parmense, casa Corchia, oggi sede del Museo, conserva una sessantina di opere tra oli e acquerelli della collezione Jasoni.
Il progetto museologico curato dall'arch. Mario Turci e curato nel percorso storico-artistico dal prof. Marzio Dall'Acqua, propone un itinerario attraverso le opere di Martino Jasoni appartenenti al periodo americano dell'artista, e alla produzione del ritorno a Corchia dopo il 1924.
Considerata una delle piccole perle dei musei dell'appennino parmense, il Museo Jasoni è stato insignito del prestigioso riconoscimento di Museo di Qualità dell'Emila-Romagna.
Introduzione sulla didattica museale
I Servizi educativi del Museo Martino Jasoni sono gestiti dalla Società Cooperativa Educarte (www.educartesrl.it)
Il progetto proposto risponde ad uno dei principali compiti del museo: definire metodi e strumenti per conoscere e interpretare le opere conservate, inserendole nel contesto storico-artistico e nel contesto territoriale. Accanto all'aspetto "didattico", più propriamente "informativo", che pertiene la ricerca dei metodi e degli strumenti per conoscere e interpretare l'opera d'arte, fondamentale risulta l'aspetto "educativo", legato alla "formazione", che si preoccupa innanzitutto di creare un legame, di aiutare il soggetto a mettere in atto una relazione con l'opera che possa durare nel tempo.
I Servizi educativi si aprono a un pubblico eterogeneo, che comprende innanzitutto il mondo della scuola: possiamo operare una distinzione tra utenza scolastica e utenza non scolastica. Ciascuna tipologia di visitatore richiede una proposta mirata, adeguata il più possibile alle sue attese, a cui il museo risponde con l'offerta formativa.
Obiettivo fondamentale del museo è in primis il coinvolgimento delle scuole del territorio. La promozione e la realizzazione di un'attività didattica strutturata su un progetto organico, spalmato sull'intero anno scolastico, trasforma il Museo in un organismo vivo e attivo nel territorio.
Le proposte didattiche
Attività didattica nel museo
Quando: da settembre a novembre, da marzo a maggio.
Come: n. 1 percorso per classe di 2 ore formato da: visita al museo e laboratorio didattico.
Obiettivi: condurre i partecipanti alla scoperta del museo, avvicinandoli alle opere conservate attraverso un percorso che li coinvolga in prima persona e li conduca, in laboratorio, a sperimentare diverse tecniche artistiche.
Campo d'azione: una selezione di opere di Martino Jasoni, scelte in base alla tipologia di percorso su cui si vuole impostare la proposta didattica.
Tipologia di percorsi:
A) Percorsi iconografici: le attività si concentrano sul genere del ritratto (singolo e di gruppo) e sull'iconografia del paesaggio (incentrato sulla distinzione urbano vs naturale). Destinatari: scuola dell'infanzia, scuola primaria.
B) Percorsi storici: attraverso la vicenda personale di Martino Jasoni, si affronteranno temi cruciali per la storia del territorio appenninico che ne hanno definito l'identità culturale, quali l'emigrazione, le tradizioni e le modalità di vita. Destinatari: scuola secondaria di primo grado.
Metodo didattico: l'attività si divide in due principali fasi:
1) la visita al museo, in cui fondamentale è la mediazione dell'operatore didattico;
2) seguita da una fase laboratoriale da svolgersi in uno spazio appositamente predisposto, dove protagoniste saranno la creatività e la libera espressione: il laboratorio si delinea come un momento di apprendimento basato sull'indicazione munariana del "fare del capire", via privilegiata per fissare emozioni e contenuti appresi durante la visione diretta delle opere. Ogni percorso, per tempi e contenuti, deve essere declinato in base all'età dei partecipanti.
Tempi: il percorso standard ha la durata di 2 ore che possono essere così suddivise:
- visita al Museo: 45 minuti circa
- laboratorio: 1 ora e 15 minuti circa
Per prenotazioni e informazioni sull'offerta didattica rivolgersi a "Coop Educarte", tel. 0523 878450, cell. 328 9589937 (D.ssa Elisabetta Belardinelli).