(Monte Sant'Angelo, 13 Giu 16) Sono cominciati alle Isole Tremiti i lavori del primo Campo Boe che nascerà nello specchio d'acqua compreso tra le Isole di San Domino, Cretaccio e San Nicola. Saranno 69 i gavitelli ecocompatibili destinati all'ancoraggio delle imbarcazioni di varia grandezza che consentiranno ai diportisti, che quest'estate sceglieranno l'Arcipelago, di godere finalmente di un attracco sicuro.
L'opera, resa possibile grazie ad un finanziamento del Parco Nazionale del Gargano, sarà realizzata dalla PRISMA S.R.L., risultata vincitrice di un bando di gara redatto dagli uffici dell'Area Marina Protetta, grazie anche alla collaborazione della Capitaneria di Porto di Termoli, che ha consegnato lo specchio acqueo, come previsto dagli accordi ufficiali presi con il Ministero dell'Ambiete e della Tutela del Mare.
"La svolta che si attendeva da tempo - spiega il Presidente del Parco del Gargano Stefano Pecorella - è finalmente arrivata. Siamo riusciti ad avviare i lavori per realizzare un traguardo importante e ormai indispensabile per l'Area Marina Protetta. Grazie al campo boe, Tremiti si inserisce in un contesto nazionale ed internazionale degli approdi turistici, consentendo a diportisti e residenti di avere un approdo per passare le vacanze in barca o per ormeggiare in modo sicuro ad una bracciata dalla propria abitazione. L'intervento si inserisce nel più ampio contesto di valorizzazione e tutela degli splendidi fondali delle Diomedee, messi così al riparo da ormeggi selvaggi. Le isole godono di tanta attenzione da parte dei turisti soprattutto perché l'effetto di conservazione, realizzato attraverso i progetti dell'Area Marina Protetta, le ha salvaguardate da comportamenti speculativi di ogni genere, a dimostrazione di come lo sviluppo economico sostenibile sia legato a filo doppio alla cura del patrimonio naturale."
Soddisfatto anche il sindaco delle Isole Tremiti Antonio Fentini: "Ringrazio il Parco del Gargano perché ha saputo portare avanti questo importante progetto che riqualifica tutta l'area, tutelando l'ambiente nel nome della legalità".
Gli ormeggi, in linea con le disposizioni ambientali del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, saranno ancorati al fondale da sistemi a basso impatto ambientale in grado di proteggere le praterie di Posidonia oceanica, che sono importanti barriere per la tutela delle coste contro il fenomeno dell'erosione.